Volume 4

Edizione Giuntina
    sito in che fu da principio la città edificata. E trovato il modo, disse
    fra' Iocondo a que' signori che, se non si veniva a presta resoluzione
    di riparare a tanto danno, fra pochi anni, per quello che si vedeva
    essere avenuto in parte, s'accorgerebbono dell'errore loro senza es-
5   sere a tempo a potervi rimediare. Per lo quale avvertimento
    svegliati que' signori, e udite le vive ragioni di fra' Iocondo, e fatta
    una congregazione de' più rari ingegneri et architetti che fussero
    in Italia, furono dati molti pareri e fatti molti disegni: ma quello di
    fra' Iocondo fu tenuto il migliore e messo in essecuzione. E così si
10   diede principio a divertire con un cavamento grande i duoi terzi o
    almeno la metà dell'acque che mena il fiume della Brenta, le quali
    acque con lungo giro condussero a sboccare nelle lagune di Chioggia;
    e così non mettendo quel fiume in quelle di Vinezia, non vi ha por-
    tato terreno che abbia potuto riempiere, come ha fatto a Chioggia,
15   dove ha in modo munito e ripieno che si sono fatte, dove erano l'ac-
    que, molte possessioni e ville, con grande utile della città di Venezia.
    Onde affermano molti, e massimamente il magnifico messer Luigi
    Cornaro, gentiluomo di Vinezia e per lunga esperienza e dottrina
    prudentissimo, che, se non fusse stato l'avertimento di fra' Iocondo,
20   tutto quello atterramento fatto nelle dette lagune di Chioggia si sa-
    rebbe fatto, e forse maggiore, in quelle di Vinezia, con incredibile
    danno e quasi rovina di quella città. Afferma ancora il medesimo, il
    quale fu amicissimo di fra' Iocondo come fu sempre et è di tutti i
    virtuosi, che la sua patria Vinezia avea sempre per ciò obligo im-
25   mortale alla memoria di fra' Iocondo, e che egli si potrebbe in que-
    sta parte ragionevolmente chiamare secondo edificatore di Vinezia,
    e che quasi merita più lode per avere conservata l'ampiezza e nobiltà
    di sì maravigliosa e potente città mediante questo riparo, che coloro
    che l'edificarono da principio debile e di poca considerazione, per-
30   ché questo benifizio, sì come è stato, così sarà eternamente d'incre-
    dibile giovamento e utile a Vinezia.
    Essendosi, non molti anni dopo che ebbe fatto questa sant'opera
    fra' Iocondo, con molto danno de' Viniziani abruciato il Rialto di
    Vinezia, nel quale luogo sono i raccetti delle più preciose merci e
35   quasi il tesoro di quella città, et essendo ciò avenuto in tempo apunto
    che quella Republica, per lunghe e continue guerre e perdita della
    maggior parte, anzi di quasi tutto lo stato di terraferma, era ridotta
    in stato travagliatissimo, stavano i Signori del governo in dubbio e
    sospesi di quello dovessero fare. Pure, essendo la riedificazione di
40   quel luogo di grandissima importanza, fu risoluto che ad ogni modo
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