Volume 4

Edizione Giuntina
    posta a mezzo, la Nostra Donna col Figliuolo in grembo e due An-
    geli in aria, che scortando le figure incoronano la Vergine.
    Finalmente essendo Lorenzo vecchio et avendo quasi perduta la
    voce, dopo aver fatto alcune altre opere di non molta importanza
5   in Ancona, se n'andò alla Madonna di Loreto, dove già avea fatto
    una tavola a olio, che è in una capella a man ritta entrando in chiesa;
    e quivi risoluto di voler finire la vita in servigio della Madonna et
    abitare quella santa Casa, mise mano a fare istorie di figure alte
    un braccio e minori intorno al coro, sopra le siede de' sacerdoti.
10   Fecevi il nascere di Gesù Cristo in una storia, e quando i Magi
    l'adorano in un'altra; il presentarlo a Simeone seguitava; e dopo
    questa, quando è batezzato da Giovanni nel Giordano; eravi la adul-
    tera condotta inanzi a Cristo, condotte con grazia. Così vi fece due
    altre storie copiose di figure: una era Davit quando faceva sagrifi-
15   care, et in l'altra San Michele Arcangelo che combatte con Lucifero,
    avendolo cacciato di cielo. E quelle finite, non passò molto che, come
    era vivuto costumatamente e buon cristiano, così morì, rendendo
    l'anima al Signore Dio. I quali ultimi anni della sua vita provò egli
    felicissimi e pieni di tranquillità d'animo, e che è più, gli fecero,
20   per quello che si crede, far acquisto dei beni di vita eterna: il che
    non gli sarebbe forse avenuto se fusse stato nel fine della sua vita
    oltre modo inviluppato nelle cose del mondo, le quali, come troppo
    gravi a chi pone in loro il suo fine, non lasciano mai levar la mente
    ai veri beni dell'altra vita et alla somma beatitudine e felicità.
25   Fiorì in questo tempo ancora in Romagna il Rondinello pittore
    eccellente, del quale nella Vita di Giovan Bellino, per essere stato
    suo discepolo e servitosene assai nell'opere sue, ne facemmo un
    poco di memoria. Costui, dopo che si partì da Giovan Bellino, si
    affaticò nell'arte di maniera che, per esser diligentissimo, fe' molte
30   opere degne di lode, come in Furlì nel Duomo fa fede la tavola dello
    altar maggiore che egli vi dipinse di suo mano, dove Cristo comunica
    gli Apostoli, che è molto ben condotta. Fecevi sopra, nel mezzo
    tondo di quella, un Cristo morto, e nella predella alcune storie di
    figure piccole coi fatti di Santa Elena, madre di Gostantino impera-
35   dore, quando ella ritruova la Croce, condotte con gran diligenza.
    Fecevi ancora un San Bastiano che è molto bella figura sola, in un
    quadro, nella chiesa medesima. Nel Duomo di Ravenna allo altar
    di Santa Maria Madalena dipinse una tavola a olio, dentrovi la
    figura sola di quella Santa, e sotto vi fece di figure piccole
40   in una predella, molto graziose, tre storie: Cristo che appare a Maria
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