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corpo di quel sito, finché rese lo spirito al cielo et alla terra il mor- |
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tale. |
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Fece Marco infiniti lavori in olio et in fresco, et in quella patria |
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mostrò valere più di alcuno altro che tale arte in suo tempo eserci- |
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tasse; come ne fece fede quello che lavorò in Aversa, dieci miglia |
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lontano da Napoli, e particularmente nella chiesa di Santo Agostino |
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allo altar maggiore una tavola a olio con grandissimo ornamento, |
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e diversi quadri con istorie e figure lavorate, nelle quali figurò Santo |
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Agostino disputare con gli eretici, e di sopra e dalle bande istorie |
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di Cristo e Santi in varie attitudini: nella quale opera si vede una |
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maniera molto continuata e che tira al buono delle cose della ma- |
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niera moderna, et un bellissimo e pratico colorito in essa si com- |
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prende. Questa fu una delle sue tante fatiche che in quella città e |
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per diversi luoghi del Regno fece. Visse di continuo allegramente, |
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e bellissimo tempo si diede; però che non avendo emulazione né |
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contrasto degl'artefici nella pittura, fu da que' signori sempre ado- |
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rato, e delle cose sue si fece con bonissimi pagamenti sodisfare. Così |
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pervenuto agli anni 56 di sua età, d'uno ordinario male finì la sua |
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vita. |
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Lasciò suo creato Giovan Filippo Crescione pittor napolitano, il |