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poco meglio, nell'una delle quali è un Bacco, et una Venere, |
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fatti con arte maravigliosa e con giudizio. È il Bacco un giovinetto |
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nudo tanto tenero, delicato e dolce, che par di carne veramente e |
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palpabile, e più tosto vivo che dipinto; et intorno a esso sono alcuni |
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vasi, finti d'oro, d'argento, di cristallo e di diverse pietre finissime, |
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tanto stravaganti e con tante biz[z]arrie attorno, che resta pieno di stu- |
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pore chiunche vede quest'opera con tante invenzioni. Vi è anco fra |
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l'altre cose un Satiro che lieva una parte d'un padiglione, la testa |
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del quale è di maravigliosa bellezza in quella sua strana cera caprina, |
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e massimamente che par che rida e tutto sia festoso in veder così |
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bel giovinetto. Èvvi anco un putto a cavallo sopra un orso bellissimo, |
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e molti altri graziosi e belli ornamenti a torno. Nell'altro è un Cupido |
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e Venere, con altre belle figure. Ma quello in che pose il Rosso gran- |
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dissimo studio fu il Cupido, perché finse un putto di dodici anni, |
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ma cresciuto e di maggiori fattezze che di quella età non si richiede, |
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e in tutte le parti bellissimo. Le quali opere vedendo il re, e piacen- |
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dogli sommamente, pose al Rosso incredibile affezione; onde non |
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passò molto che gli diede un canonicato nella Santa Capella della |
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Madonna di Parigi et altre tante entrate e utili, che il Rosso con buon |
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numero di servidori e di cavalli viveva da signore e facea banchetti |
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e cortesie straordinarie a tutti i conoscenti e amici, e massimamente |
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ai forestieri italiani che in quelle parti capitavano. Fece poi un'altra |
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sala, chiamata il Padiglione, perché è sopra il primo piano delle |
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stanze di sopra, che viene a essere l'ultima sopra tutte l'altre e in |
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forma di padiglione; la quale stanza condusse dal piano del pavi- |
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mento fino agl'arcibanchi, con varii e belli ornamenti di stucchi e |
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figure tutte tonde spartite con egual distanza, con putti, festoni e |
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varie sorti d'animali; e negli spartimenti de' piani una fi- |
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gura a fresco a sedere, in sì gran numero, che in essi si veggiono |
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figurati tutti gli Dei e Dee degl'antichi e gentili; e nel fine, sopra le |
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finestre, è un fregio tutto ornato di stucchi e ric[c]hissimo, ma senza |
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pitture. Fece poi in molte camere, stufe et altre stanze, infinite opere |