Volume 4

Edizione Giuntina
    poco meglio, nell'una delle quali è un Bacco, et una Venere,
    fatti con arte maravigliosa e con giudizio. È il Bacco un giovinetto
    nudo tanto tenero, delicato e dolce, che par di carne veramente e
    palpabile, e più tosto vivo che dipinto; et intorno a esso sono alcuni
5   vasi, finti d'oro, d'argento, di cristallo e di diverse pietre finissime,
    tanto stravaganti e con tante biz[z]arrie attorno, che resta pieno di stu-
    pore chiunche vede quest'opera con tante invenzioni. Vi è anco fra
    l'altre cose un Satiro che lieva una parte d'un padiglione, la testa
    del quale è di maravigliosa bellezza in quella sua strana cera caprina,
10   e massimamente che par che rida e tutto sia festoso in veder così
    bel giovinetto. Èvvi anco un putto a cavallo sopra un orso bellissimo,
    e molti altri graziosi e belli ornamenti a torno. Nell'altro è un Cupido
    e Venere, con altre belle figure. Ma quello in che pose il Rosso gran-
    dissimo studio fu il Cupido, perché finse un putto di dodici anni,
15   ma cresciuto e di maggiori fattezze che di quella età non si richiede,
    e in tutte le parti bellissimo. Le quali opere vedendo il re, e piacen-
    dogli sommamente, pose al Rosso incredibile affezione; onde non
    passò molto che gli diede un canonicato nella Santa Capella della
    Madonna di Parigi et altre tante entrate e utili, che il Rosso con buon
20   numero di servidori e di cavalli viveva da signore e facea banchetti
    e cortesie straordinarie a tutti i conoscenti e amici, e massimamente
    ai forestieri italiani che in quelle parti capitavano. Fece poi un'altra
    sala, chiamata il Padiglione, perché è sopra il primo piano delle
    stanze di sopra, che viene a essere l'ultima sopra tutte l'altre e in
25   forma di padiglione; la quale stanza condusse dal piano del pavi-
    mento fino agl'arcibanchi, con varii e belli ornamenti di stucchi e
    figure tutte tonde spartite con egual distanza, con putti, festoni e
    varie sorti d'animali; e negli spartimenti de' piani una fi-
    gura a fresco a sedere, in sì gran numero, che in essi si veggiono
30   figurati tutti gli Dei e Dee degl'antichi e gentili; e nel fine, sopra le
    finestre, è un fregio tutto ornato di stucchi e ric[c]hissimo, ma senza
    pitture. Fece poi in molte camere, stufe et altre stanze, infinite opere
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Edizione Torrentiniana
    grande della nazione fece al re due quadri d'un Bacco e d'una Venere,
    che sono posti in Fontanableò nella galleria del re, ch'a lui parvero
35   miracolosi: e più parve la presenza del Rosso, talché lo giudicò, sentendo
    il suo procedere di parole, degno d'ogni beneficio, e lo constituì sopra gli
    ornamenti di tal' fabbriche e gli donò un canonicato della Santa
    Cappella della Madonna di Parigi. E così continuando i servigi di tanto
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