Volume 4

Edizione Giuntina
    sopra la porta principale che riesce in Merzerìa una femina a sedere,
    c'ha sotto una testa d'un gigante morta, quasi in forma d'una Iuditta,
    ch'alza la testa con la spada e parla con un todesco, quale è abasso:
    né ho potuto interpretare per quel che se l'abbi fatta, se già non l'a-
5   vesse voluta fare per una Germania. Insomma e' si vede ben le figure
    sue esser molto insieme, e che andò sempre acquistando nel meglio;
    e vi sono teste e pezzi di figure molto ben fatte e colorite vivacissima-
    mente, et attese in tutto quello che egli vi fece che traesse al segno
    de le cose vive e non a imitazione nessuna de la maniera. La quale
10   opera è celebrata in Venezia e famosa non meno per quello che e'
    vi fece che per il commodo delle mercanzie et utilità del publico.
    Lavorò un quadro d'un Cristo che porta la croce et un giudeo lo
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Edizione Torrentiniana
    teste e pezzi di figure molto ben fatte e colorite vivacissimamente, et
    attese in tutto quello che egli vi fece che traesse al segno delle cose vive
15   e non a imitazione nessuna della maniera. La quale opera è celebrata in
    Venezia e famosa non meno per quello che e' vi fece che per il comodo
    delle mercanzie et utilità del publico. Gli fu allogata la tavola di San
    Giovan Grisostimo di Venezia, che è molto lodata, per avere egli in
    certe parti imitato forte il vivo della natura e dolcemente allo scuro fatto
20   perdere l'ombre delle figure. Fugli allogato ancora una storia, che poi,
    quando l'ebbe finita,fu posta nella Scuola di San Marco in su la piazza
    di San Giovanni e Paulo, nella stanza dove si raguna l'Offizio, in com-
    pagnia di diverse storie fatte da altri maestri; nella quale è una tempesta
    di mare e barche che hanno fortuna, et un gruppo di figure in aria e
25   diverse forme di diavoli che soffiano i venti, et altri in barca che remano.
    La quale per il vero è tale e sì fatta che né pennello né colore né
    immaginazion di mente può esprimere la più orrenda e più paurosa pit-
    tura di quella, avendo egli colorito sì vivamente la furia dell'onde del
    mare, il torcere delle barche, il piegar de' remi et il travaglio di tutta
30   quell'opera, nella scurità di quel tempo, per i lampi e per l'altre minuzie
    che contraffece Giorgione, che e' si vede tremare la tavola e scuotere
    quell'opera come ella fusse vera. Per la qual cosa certamente lo annovero
    fra que' rari che possono esprimere nella pittura il concetto de' loro pen-
    sieri, avvengaché, mancato il furore, suole addormentarsi il pensiero,
35   durandosi tanto tempo a condurre una opera grande. Questa pittura è
    tale per la bontà sua e per lo avere espresso quel concetto difficile, che e'
    meritò di essere stimato in Venezia et onorato da noi fra i buoni artefici.
    Lavorò un quadro d'un Cristo che porta la croce et un giudeo lo tira,
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