Volume 4

Edizione Giuntina
    de l'animo chiamato poi col tempo Giorgione; il quale, quantun-
    que egli fusse nato d'umilissima stirpe, non fu però se non gentile e
    di buoni costumi in tutta sua vita. Fu allevato in Vinegia, e dilettossi
    continovamente de le cose d'amore, e piacqueli il suono del liuto
5   mirabilmente e tanto, che egli sonava e cantava nel suo tempo
    tanto divinamente che egli era spesso per quello adoperato a diverse
    musiche e ragunate di persone nobili. Attese al disegno e lo gustò
    grandemente, e in quello la natura lo favorì sì forte, che egli, inna-
    moratosi delle cose belle di lei, non voleva mettere in opera cosa
10   che egli dal vivo non ritraesse; e tanto le fu suggetto e tanto andò
    imitandola, che non solo egli acquistò nome d'aver passato Gentile
    e Giovanni Bellini, ma di competere con coloro che lavoravano in
    Toscana et erano autori della maniera moderna. Aveva veduto Gior-
    gione alcune cose di mano di Lionardo, molto fumeggiate e cacciate,
15   come si è detto, terribilmente di scuro: e questa maniera gli piacque
    tanto che mentre visse sempre andò dietro a quella, e nel colorito a
    olio la imitò grandemente. Costui gustando il buono de l'operare,
    andava scegliendo di mettere in opera sempre del più bello e del più
    vario che e' trovava. Diedegli la natura tanto benigno spirito, che egli
20   nel colorito a olio et a fresco fece alcune vivezze et altre cose morbide
    et unite e sfumate talmente negli scuri, ch'e' fu cagione che molti
    di quegli che erano allora eccellenti confessassino lui esser nato per
    metter lo spirito ne le figure e per contraffar la freschezza de la carne
- pagina 42 -

Edizione Torrentiniana
    Giorgione; il quale, quantunque egli fusse nato di umilissima stirpe,
25   non fu però se non gentile e di buoni costumi in tutta sua vita. Fu alle-
    vato in Vinegia, e dilettossi continovamente delle cose d'amore, e piac-
    queli il suono del liuto mirabilmente, anzi tanto, che egli sonava e can-
    tava nel suo tempo tanto divinamente che egli era spesso per quello
    adoperato a diverse musiche et onoranze e ragunate di persone nobili.
30   Attese al disegno e lo gustò grandemente, et in quello la natura lo favorì
    sì forte, che egli, innamoratosi di lei, non voleva mettere in opera cosa
    che egli dal vivo non la ritraessi; e tanto le fu suggetto e tanto andò
    imitandola, che non solo egli acquistò nome di aver passato Gentile e
    Giovanni Bellini, ma di competere con coloro che lavoravano in Toscana
35   et erano autori della maniera moderna. Diedegli la natura tanto benigno
    spirito, che egli nel colorito a olio et a fresco fece alcune vivezze et altre
    cose morbide et unite e sfumate talmente negli scuri, ch'e' fu cagione
    che molti di quegli che erano allora eccellenti confessassino lui esser nato
- pagina 42 -
pagina precedentepagina successiva