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fuor di modo, ma meritamente, Erinna, che con trecento versi s'oppose |
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alla gloriosa fama del primo lume della Grecia, e con un suo piccol |
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volume chiamato Elecate equiperò la numerosa Iliade del grand'Omero. |
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Aristofane celebra Carissena nella medesima professione per dottissi- |
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ma et eccellentissima femmina; e similmente Teano, Merone, Polla, |
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Elpe, Cornificia e Telisilla, alla quale fu posta nel tempio di Venere, |
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per meraviglia delle sue tante virtù, una bellissima statua. E per lassar |
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tant'altre versificatrici, non leggiamo noi che Arete nelle difficultà di |
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filosofia fu maestra del dotto Aristippo, e Lastenia et Assiotea disce- |
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pole del divinissimo Platone? E nell'arte oratoria Sempronia et Orten- |
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sia, femmine romane, furono molto famose; nella grammatica Agallide, |
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come dice Ateneo, fu rarissima; e nel predir delle cose future, o diasi |
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questo all'astrologia o alla magica, basta che Temi e Cassandra e |
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Manto ebbero ne' tempi loro grandissimo nome; come ancora Iside e |
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Cerere nelle necessità dell'agricultura, et in tutte le scienzie universal- |
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mente le figliuole di Tespio. Ma certo in nessun'altra età s'è ciò meglio |
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potuto conoscere che nella nostra, dove le donne hanno acquistato grandis- |
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sima fama non solamente nello studio delle lettere, com'ha fatto la signora |
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Vittoria del Vasto, la signora Veronica Gambara, la signora Caterina |