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Andrea una miseria, Pavolo quasi si vergognò, e strettosi nelle spalle |
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gli diede tutto quello che chiese. Il quadro fu poi mandato da lui a |
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Napoli [. . .], et in quel luogo è la più bella et onorata pittura che |
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vi sia. |
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Erano per l'assedio di Firenze fuggitisi con le paghe alcuni capi- |
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tani della città; onde essendo richiesto Andrea di dipignere nella |
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facciata del palazzo del Podestà et in piazza non solo detti capitani, |
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ma ancora alcuni cittadini fuggiti e fatti ribelli, disse che gli farebbe, |
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ma per non si acquistare, come Andrea dal Castagno, il cognome |
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degli Impiccati, diede nome di fargli fare a un suo garzone, chiamato |
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Bernardo del Buda. Ma fatta una turata grande, dove egli stesso en- |
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trava e usciva di notte, condusse quelle figure di maniera che pare- |
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vano coloro stessi vivi e naturali. I soldati che furon dipinti in piazza, |
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nella facciata della Mercatantia Vec[c]hia vicino alla Condotta, furo- |
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no già sono molt'anni coperti di bianco perché non si vedesseno; |
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e similmente i cittadini, che egli finì tutti di sua mano nel palazzo |
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del Potestà, furono guasti. |
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Essendo dopo Andrea, in questi suoi ultimi anni, molto familiare |
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d'alcuni che governavano la Compagnia di San Bastiano, che è die- |
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tro a' Servi, fece loro di sua mano un San Bastiano dal bellico in su, |