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et appresso uno squadrone di soldati che dànno l'assalto a una rocca |
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dove si veggiono i soldati con bellissima e pronta bravura, coperti |
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colle targhe, appoggiare le scale alla muraglia, e quelli di dentro |
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ributtargli con fierezza terribile. Fece anco in questa storia molti |
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instrumenti da guerra antichi, e similmente diverse sorti d'armi |
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et in una sala molte altre storie, tenute quasi delle migliori |
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cose ch'e' facesse: bene è vero che fu aiutato in questa opera da Cesare |
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da Milano. |
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Ritornato Baldassarre dopo questi lavori in Roma, fece amicizia |
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strettissima con Agostino Ghigi sanese, sì perché Agostino natural- |
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mente amava tutti i virtuosi, e sì perché Baldassarre si faceva sanese |
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onde poté con l'aiuto di tanto uomo trattenersi a studiare le cose di |
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Roma, massimamente d'architettura, nelle quali, per la concorrenza |
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di Bramante, fece in poco tempo maraviglioso frutto: il che gli fu |
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poi, come si dirà, di onore e d'utile grandissimo. Attese anco alla |
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prospettiva, e si fece in quella scienzia tale, che in essa pochi pari a |
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lui abbiam veduti a' tempi nostri operare: il che si vede manifesta- |
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mente in tutte l'opere sue. Avendo intanto papa Giulio Secondo fat- |
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to un corridore in palazzo, e vicino al tetto un'uc[c]elliera, vi dipinse |
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Baldassarri tutti i Mesi di chiaro scuro, e gl'essercizii che si fanno |
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per ciascun d'essi in tutto l'anno; nella quale opera si veggiono infi- |
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niti casamenti, teatri, anfiteatri, palazzi et altre fabbriche, con bella |
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invenzione in quel luogo accomodate. Lavorò poi nel palazzo di San |
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Giorgio per il cardinale Raffaello Riario, vescovo d'Ostia, in compagnia |