Volume 4

Edizione Giuntina
    de monsignor di Fois, oggi rimasa imperfetta; nella quale si
    veggiono ancora molte figure grandi e finite, et alcune mezze fatte
    et abbozzate, con assai storie di mezzo rilievo in pezzi e non murate,
    e con moltissimi fogliami e trofei. Fece anco un'altra sepoltura, che
5   è finita e murata in San Francesco, fatta a' Biraghi, con sei figure
    grandi et il basamento storiato, con altri bellissimi ornamenti che
    fanno fede della pratica e maestria di quel valoroso artefice.
    Lasciò Baccio alla morte sua, fra gl'altri figliuoli, Raffaello, che
    attese alla scultura, e non pure paragonò suo padre, ma lo passò di
10   gran lunga. Questo Raffaello cominciando nella sua giova-
    nezza a lavorare di terra, di cera e di bronzo, s'acquistò nome d'ec-
    cellente scultore, e perciò, essendo condotto da Antonio da San
    Gallo a Loreto insieme con molti altri per dar fine all'ornamento di
    quella camera secondo l'ordine lasciato da Andrea Sansovino, finì
15   del tutto Raffaello lo Sposalizio di Nostra Donna, stato cominciato
    dal detto Sansovino, conducendo molte cose a perfezzione con bella
    maniera, parte sopra le bozze d'Andrea, parte di sua fantasia; onde
    fu meritamente stimato de' migliori artefici che vi lavorassino al
    tempo suo. Finita quell'opera, Michelagnolo mise mano, per ordine
20   di papa Clemente Settimo, a dar fine, secondo l'ordine cominciato,
    alla sagrestia nuova et alla libreria di San Lorenzo di Firenze; onde
    Michelagnolo, conosciuta la virtù di Raffaello, si servì di lui in quel-
    l'opera, e fra l'altre cose gli fece fare, secondo il modello che n'aveva
    egli fatto, il San Damiano di marmo che è oggi in detta sagrestia,
25   statua bellissima e sommamente lodata da ognuno. Dopo la morte di
    Clemente, trattenendosi Raffaello appresso al duca Alessandro de'
    Medici, che allora faceva edificare la fortezza del Prato, gli fece di
    pietra bigia in una punta del baluardo principale di detta fortezza,
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Edizione Torrentiniana
    monsignor de Foys, oggi rimasta imperfetta; nella quale si veggono
30   ancora molte figure grandi e finite, e mez[z]e fatte et abbozzate, con
    assai storie di mez[z]o rilievo in pezzi e non murate, con copia grandis-
    sima di fogliami e di trofei. Et un'altra sepoltura finita e murata in
    San Francesco, fatta a' Biraghi, con sei figure grandi, et il basamento
    storiato, con altri bellissimi ornamenti che fanno fede chiarissima de la
35   pratica e maestria d'uno artefice sì valoroso.
    Lasciò Baccio alla morte sua figliuoli di sé, fra i quali fu Rafaello,
    che attese alla scultura come suo padre, il quale non solo paragonò
    Baccio nell'opere, ma di gran lunga mirabilissimamente lo vinse. Dolse
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