Volume 4

Edizione Giuntina
    Evangelista, che è figura assai ragionevole e lavorata con buon dise-
    gno e pratica; la quale figura è nell'Opera in compagnia dell'altre.
    L'anno poi 1515 volendo i capi e ' maggiori dell'Ordine di Vallom-
    brosa traslatar il corpo di San Giovanni Gualberto dalla badia di
5   Passignano nella chiesa di Santa Trinita di Fiorenza, badia del me-
    desimo Ordine, feciono fare a Benedetto il disegno, e metter mano a
    una cappella e sepoltura insieme, con grandissimo numero di figure
    tonde e grandi quanto il vivo, che accomodatamente venivano nel
    partimento di quell'opera in alcune nicchie tramezzate di pilastri,
10   pieni di fregiature e di grottesche intagliate sottilmente; e sotto a
    tutta questa opera aveva ad essere un basamento alto un braccio e
    mezzo, dove andavano storie della vita di detto San Giovan Gualberto,
    et altri infiniti ornamenti avevano a essere intorno alla cassa e per
    finimento dell'opera. In questa sepoltura dunque lavorò Benedetto,
15   aiutato da molti intagliatori, dieci anni continui, con grandissima
    spesa di quella Congregazione, e condusse a fine quel lavoro nelle
    case del Guarlone, luogo vicino a San Salvi fuor della Porta
    alla Croce, dove abitava quasi di continuo il generale di quell'Ordine
    che faceva far l'opera. Benedetto, dunque, condusse di maniera que-
20   sta cappella e sepoltura che fece stupire Fiorenza. Ma come volle la
    sorte (essendo anco i marmi e l'opere egregie degl'uomini eccellenti
    sottoposte alla fortuna), essendosi fra que' monaci dopo molte di-
    scordie mutato governo, si rimase nel medesimo luogo quell'opera
    imperfetta insino al 1530; nel qual tempo essendo la guerra intorno
25   a Fiorenza, furono da e' soldati guaste tante fatiche, e quelle teste,
    lavorate con tanta diligenza, spiccate empiamente da quelle figurine,
    et in modo rovinato e spezzato ogni cosa, che que' monaci hanno
    poi venduto il rimanente per piccolissimo prezzo: e chi ne vuole
    veder una parte, vada nell'Opera di Santa Maria del Fiore, dove ne
30   sono alcuni pezzi, stati cómperi per marmi rotti, non sono molti
    anni, dai ministri di quel luogo. E nel vero, sì come si conduce ogni
    cosa a buon fine in que' monasteri e luoghi dove è la concordia e la
    pace, così per lo contrario dove non è se non ambizione e discordia,
    niuna cosa si conduce mai a perfezzione né a lodato fine, perché
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Edizione Torrentiniana
35   pulitissima maniera lavorato; onde meritò lode e n'acquistò grandissima
    fama. Poi prese a fare per il corpo di San Giovan Gualberto la sua se-
    poltura, cosa bellissima, e la lavorò al Guarlone sopra San Salvi, et in
    quella fece infinite storie de le faccende di lui lavorate con molta pazienzia;
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