Volume 4

Edizione Giuntina
   
VITA DI BENEDETTO DA ROVEZZANO.
   
SCULTORE.
    Gran dispiacere mi penso io che sia quello di coloro che avendo
    fatto alcuna cosa ingegnosa, quando sperano goderla nella vecchiezza
5   a vedere le prove e le bellezze degl'ingegni altrui in opere somiglianti
    alle loro, e potere conoscere quanto di perfezzione abbia quella parte
    che essi hanno esercitato, si trovano dalla fortuna contraria o dal
    tempo o cattiva complessione o altra causa privi del lume degl'occhi,
    onde non possono, come prima facevano, conoscere né il difetto né
10   la perfezzione di coloro che sentono esser vivi et esercitarsi nel loro
    mestiero; e molto più credo gli attristi il sentire le lode de' nuovi,
    non per invidia, ma per non potere essi ancora esser giudici si quella
    fama viene a ragione o no. La qual cosa avvenne [a] [Bene-
    detto da Rovezzano scultore fiorentino, del quale al presente scri-
15   viamo la Vita, acciò sappia il mondo quanto egli fusse valente e
    pratico scultore, e con quanta diligenza campasse il marmo spiccato,
    facendo cose maravigliose.
    Fra le prime di molte opre che costui lavorò in Firenze, si può
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Edizione Torrentiniana
   
BENEDETTO DA ROVEZZANO.
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SCULTOR FIORENTINO.
    Gran dispiacere mi penso che sia a tutti coloro che lavorano cose inge-
    gnose, quando sperando godersi le loro fatiche nella vecchiezza, e cre-
    dendo poter veder le prove e le bellezze degli ingegni che fioriscono nelle
    sculture e nelle pitture per potere conoscere quanto di perfezzione abbia
25   quella parte che hanno esercitata, la mala sorte del tempo e la cattiva
    complessione, overo il difetto dell'aria, toglie loro il lume degli occhi,
    di maniera ch'e' non possono come prima conoscere né la perfezzione
    né il difetto di quegli che vivendo oprano in tal mestiero; e molto più
    mi credo gli attristi il sentire le lode de' nuovi, non per invidia già,
30   ma per non potere essi ancora essere giudici se quella fama viene a ra-
    gione. E di questo che io dico si può certo far conghiettura nel morto
    per l'arte, et ancor vivo per la vita, Benedetto da Rovezzano, il quale
    è stato tenuto molto pratico e valente scultore, come fanno fede l'opere
    che si veggono di lui in Fiorenza, nelle quali di diligenza e di campare
35   il marmo spiccato ha fatto cose maravigliose.
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