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metteva fra mano; si dilettò di comporre sonetti e di cantare all'im- |
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proviso, e nella sua prima giovanezza attese all'armi. Ma se egli |
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avesse fermo il pensiero alla scultura et al disegno, non arebbe avuto |
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pari; e come passò Andrea Ferruzzi suo maestro, così arebbe ancora, |
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vivendo, passato molti altri ch'ànno avuto nome d'eccellenti maestri. |
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Fiorì ne' medesimi tempi d'Andrea e di Silvio un altro scultore |
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fiesolano detto il Cicilia, il quale fu persona molto pratica. Vedesi |
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di sua mano nella chiesa di San Iacopo in Campo Corbolini di Fio- |
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renza la sepoltura di messer Luigi Tornabuoni cavaliere, la quale è |
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molto lodata e massimamente per avere egli fatto lo scudo dell'arme |
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di quel cavaliere nella testa d'uno cavallo, quasi per mostrare, se- |
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condo gl'antichi, che dalla testa del cavallo fu primieramente tolta |
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la forma degli scudi. |
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Ne' medesimi tempi ancora Antonio da Carrara, scultore rarissimo, |
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fece in Palermo al duca di Montelione di casa Pignatella, napoleta- |
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no e viceré di Cicilia, tre statue, cioè tre Nostre Donne in diversi |
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atti e maniere, le quali furono poste sopra tre altari nel Duomo di |
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Montelione in Calabria. Fece il medesimo alcune storie di marmo |
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che sono in Palermo. Di costui rimase un figliuolo, che è oggi scul- |
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tore anch'egli e non meno eccellente che si fusse il padre. |