Volume 4

Edizione Giuntina
    che, disegnando perfettamente, quando si mettono a lavorare il mar-
    mo lo graffiano, e con istento in mala maniera lo conducono per
    non avere pratica e non sapere maneggiare i ferri con quella pra-
    tica che si richiede. Dopo queste cose, lavorò Andrea nella chiesa
5   del Vescovado di Fiesole una tavola di marmo, posta nel mezzo
    fra le due scale che sagliono al coro di sopra, dove fece tre figu-
    re tonde et alcune storie di basso rilievo; e in San Girolamo di
    Fiesole fece la tavolina di marmo che è murata nel mezzo della
    chiesa.
10   Per la fama di queste opere venuto Andrea in cognizione, gli fu da-
    gl'Operai di Santa Maria del Fiore, allora che Giulio cardinale de' Me-
    dici governava Fiorenza, dato a fare la statua d'uno Apostolo di quat-
    tro braccia, in quel tempo, dico, che altre quattro simili ne furono al-
    logate in un medesimo tempo: una a Benedetto da Maiano,una a
15   Iacopo Sansovino, una a Baccio Bandinelli e l'altra a Michelagnolo
    Buonarroti; le quali statue avevano a essere insino al numero di dodici,
    e doveano porsi dove i detti Apostoli sono in quel magnifico tempio di-
    pinti di mano di Lorenzo di Bicci. Andrea, dunque, condusse
    la sua con più bella pratica e giudizio che con disegno, e n'acquistò, se
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Edizione Torrentiniana
20   che, disegnando perfettamente di continuo, quando vengono a lavorare
    il marmo lo graffiano, e con istento in mala maniera lo conducono solo
    per non avere le pratiche ne' fini. Le opere di Andrea furono lavorate
    e poste nella chiesa principale della canonica di Fiesole: una tavola di
    marmo con tre figure tonde, appoggiata nel mez[z]o delle due scale che
25   per andare al coro di sopra si monta; et ancora in San Girolamo di
    Fiesole un'altra tavolina di marmo, la quale è murata nel tramez[z]o
    della chiesa di detto luogo.
    Avvenne che l'anno che 'l cardinale Giulio de' Medici vicecancelliere
    governava in Fiorenza, erano scultori e vecchi e giovani di sofficienza
30   eccellenti; e venuto in considerazione agli Operai di Santa Maria del
    Fiore di far lavorare di marmo gli Apostoli che per la sagra di tal
    chiesa furono dipinti da Lorenzo di Bicci, furono allogate cinque figure
    di marmo: una a Benedetto da Maiano, una a Iacopo Sansovino allora
    giovane, una a Michele Agnolo Buonaroti, una a Baccio Bandinelli,
35   e similmente una ad Andrea da Fiesole, acciò la gara e la concorrenza
    di tutti dovesse essere sprone a quegli. Per il che Andrea cominciò tal
    figura, ch'era di quattro braccia, e quella con bella pratica e giudicio
    più che disegno rese finita: dove acquistò lode non quanto gli altri,
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