Volume 4

Edizione Giuntina
   
VITA DEL CRONACA.
   
ARCHITETTO FIORENTINO.
    Molti ingegni si perdono, i quali farebbono opere rare e degne, se
    nel venire al mondo percotessero in persone che sapessino e volessino
5   mettergli in opera a quelle cose dove e' son buoni: dove egli avviene
    bene spesso che chi può, non fa e non vuole, e se pure chi che sia
    vuole fare una qualche eccellente fabbrica, non si cura altrimenti
    cercare d'uno architetto rarissimo e d'uno spirito molto elevato, anzi
    mette lo onore e la gloria sua in mano a certi ingegni ladri, che vitu-
10   perano spesso il nome e la fama delle memorie; e per tirare in gran-
    dezza chi dependa tutto da lui - tanto puote la ambizione -, dà
    spesso bando a' disegni buoni che si gli dànno e mette in opera il
    più cattivo, onde rimane alla fama sua la goffezza dell'opera, stiman-
    dosi per quegli che sono giudiciosi l'artefice e chi lo fa ope-
15   rare essere d'uno animo istesso, da che ne l'opere si coniungono. E
    per lo contrario, quanti sono stati i prìncipi poco intendenti, i quali
    per essersi incontrati in persone eccellenti e di giudizio, hanno doppo
    la morte loro non minor fama avuto per le memorie delle fabriche
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Edizione Torrentiniana
   
CRONACA.
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ARCHITETTO FIORENTINO.
    Molti ingegni si perdono, i quali farebbono opere rare e degne di loda,
    se nel venire al mondo percotessero in persone che sapessino e volessino
    mettergli in opera a quelle cose dove e' son buoni: dove egli avviene bene
    spesso che chi può, non sa e non vuole, e se pure gli occorre di fare una
25   qualche eccellente fabbrica, non si cura altrimenti cercare d'uno archi-
    tetto rarissimo e d'uno spirito molto elevato, anzi mette lo onore e la
    gloria sua in mano a certi ingegni ladri, che vituperano spesso il nome
    e la fama delle memorie; e per tirare in grandezza chi dependa tutto
    da lui - tanto puote la ambizione -, dà spesso bando a' disegni buoni
30   che si gli dànno e mette in opera il più cattivo, onde rimane alla fama
    sua la goffezza dell'opera, stimandosi per quegli che sono giudiciosi
    l'artefice e chi lo fa operare essere d'uno animo istesso, da che ne l'opere
    si congiungono. E per lo contrario, quanti sono stati i prìncipi poco inten-
    denti, i quali per essersi incontrati in persone illustri, hanno dopo la
35   morte loro non minor fama per le memorie delle fabbriche che in vita
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