Volume 4

Edizione Giuntina
    suo zio, gli ragionò di Michelagnolo, aggiugnendo che egli aveva già in
    Bologna fatta la statua di bronzo. La qual cosa piacendo al Papa, fu
    mandato per Michelagnolo, e giunto in Roma, allogatagli la volta
    della detta cappella. Poco dopo, tornando Giuliano a chiedere di
5   nuovo al Papa licenza, Sua Santità, vedendolo in ciò deliberato, fu
    contento che a Fiorenza se ne tornasse con sua buona grazia, e
    poi che l'ebbe benedetto, in una borsa di raso rosso gli donò cinque-
    cento scudi, dicendogli che se ne tornasse a casa a riposarsi, e che in
    ogni tempo gli sarebbe amorevole. Giuliano dunque, baciatogli il
10   santo piede, se ne tornò a Fiorenza in quel tempo apunto che Pisa
    era circondata et assediata dall'esercito fiorentino; onde non sì tosto
    fu arrivato, che Piero Soderini, dopo l'accoglienze, lo mandò in cam-
    po ai comissarii, i quali non potevano riparare che i Pisani non met-
    tessino per Arno vettovaglie in Pisa. Giuliano dunque, disegnato che
15   a tempo migliore si facesse un ponte in sulle barche, se ne tornò a
    Fiorenza; e venuta la primavera, menando seco Antonio suo fratello
    se n'andò a Pisa, dove condussero un ponte che fu cosa molto inge-
    gnosa, perché, oltre che alzandosi et abbassandosi si difendeva dalle
    piene e stava saldo, essendo bene incatenato, fece di maniera
- pagina 147 -

Edizione Torrentiniana
20   Bologna il papa di bronzo, ne parlò a Sua Santità e la consigliò a chia-
    marlo a Roma et a dargli questo lavoro. Il che volentieri fece papa Giu-
    lio, e così la volta della cappella fu allogata a Michele Agnolo. Poco
    dopo questo, ricercò Giuliano la licenzia per ritornarsi a Fiorenza, e il
    Papa, vedendolo in ciò deliberato, con buona grazia sua lo benedisse
25   et in una borsa di raso rosso gli donò 500 scudi, dicendogli ch'e'
    andasse a riposarsi a casa, che in ogni suo evento gli sarebbe amorevole.
    Così Giuliano, baciatogli il piede, se ne tornò a Fiorenza. Era nel suo
    ritorno circundata Pisa dall'esercito fiorentino et assediata; per il che
    Pier Soderini, dopo le accoglienze fatte a Giuliano, lo mandò in campo
30   ai commessarii, i quali non potevano riparare che i Pisani non mettessero
    per Arno vettovaglie in Pisa. Onde consigliarono che si dovesse fare
    un ponte su le barche, acciò fossero impediti i navili che non potessero
    passar[e]. Ritornato Giuliano a Fiorenza, conclusero che a primave-
    ra ciò si facesse. In questo mez[z]o, fatte le debite provisioni, andò nel
35   tempo statuito Giuliano a Pisa, e menò seco Antonio suo fratello; e
    così fabbricando insieme, condussero un ponte, cosa molto ingegnosa
    e bella per potersi quello difendere de le piene delle acque e da altri
    impedimenti; e lo incatenarono di maniera, che oltra che fece lo effetto
- pagina 147 -
pagina precedentepagina successiva