20 |
|
Onde talmente si sdegnò Giuliano, per la servitù che aveva col |
|
|
Papa in minor grado, avendogli promesso tal fabbrica, che domandò |
|
|
licenza, ancora che dar gliele volesse in compagnia di Bramante: e così |
|
|
con molti doni del Papa se ne tornò a Fiorenza. Né fu ciò meno caro a |
|
|
Pier Soderini, il quale sùbito lo mise in opera. Non passarono sei mesi, |
25 |
|
che il Papa gli fece scrivere da messer Bartolomeo della Rovere, nipote |
|
|
del Papa e compare e domestico a Giuliano, che a Roma per util suo |
|
|
dovesse ritornare: ma né per patti né per promesse si poteva svolgere |
|
|
Giuliano, parendogli essere stato schernito dal Papa. Talché ne fu scritto |
|
|
a Pier Soderini che lo inviasse a Roma, perché Sua Santità voleva finire |
30 |
|
l'impresa di papa Nicola V, cioè la fortificazione del torrion tondo |
|
|
cominciata da lui, e così di Borgo e Belvedere, e San Pietro voleva fare |
|
|
ricignere di mura forte. E perché era molto onorata impresa, si lasciò |
|
|
Giuliano persuadere da Pietro a la andata. Giunto a Roma, fu dal |
|
|
Papa ben raccolto, et ebbe molti doni. Aveva in animo il Papa di cac- |
35 |
|
ciare i Franzesi d'Italia; e venuto a la impresa di Bologna, menò |
|
|
seco Giuliano: e cacciatine i Bentivogli, per consiglio di Giuliano deli- |
|
|
berò di far fare da Michele Agnolo Buonarroti un papa di bronzo. |
|
|
Così Giuliano scrisse a Michele Agnolo per parte del Papa; il quale |