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da fare stare sopra di sé bene spesso i iudizii umani. Come si |
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sia, questo si vide in Raffaellino, perché parve che la natura e l'arte |
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si sforzassero di cominciare in lui con certi principii straordinarii, il |
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mezzo de' quali fu meno che mediocre, e il fine quasi nulla. |
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Costui nella sua gioventù disegnò tanto quanto pittore che si sia |
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mai esercitato in disegnare per venir perfetto, onde si veggono an- |
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cora gran numero di disegni per tutta l'arte, mandati fuora per vilis- |
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simo prezzo da un suo figliolo, parte disegnati di stile e parte di penna |
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e d'acquerello, ma tutti sopra fogli tinti, lumeggiati di biacca e fatti |
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con una fierezza e pratica mirabile, come molti ne sono nel nostro |
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libro di bellissima maniera. Oltre ciò imparò a colorire a tempera et |
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a fresco tanto bene che le cose sue prime son fatte con una pazienzia |
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e diligenzia incredibile, come s'è detto. Nella Minerva, intorno alla |
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sepoltura del cardinal Caraffa, v'è quel cielo della volta tanto fine |
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che par fatta da miniatori, onde fu allora tenuta dagli artefici in gran |
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pregio, e Filippo suo maestro lo reputava in alcune cose molto mi- |
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gliore maestro di sé; et aveva preso Raffaello in tal modo la maniera |
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di Filippo che pochi la conoscevano per altro che per la sua. Costui |
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poi, nel partirsi dal suo maestro, rindolcì la maniera assai ne' panni |
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e fe' più morbidi i capegli e l'arie delle teste; et era in tanta espetta- |
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zione degli artefici, che mentre egli seguitò questa maniera, era sti- |
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mato il primo giovane dell'arte; per che gli fu allogato dalla famiglia |
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de' Capponi, i quali, avendo sotto la chiesa di San Bartolomeo a |
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Monte Oliveto fuor della Porta a San Friano sul monte fatto una |
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cappella che si chiama il Paradiso, vollono che Raffaello facesse la |
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tavola, nella quale a olio fece la Resurrezione di Cristo con alcuni |