Volume 3

Edizione Giuntina
   
VITA DI LUCA SIGNORELLI DA CORTONA.
   
PITTORE.
    Luca Signorelli, pittore eccellente, del quale secondo l'ordine de'
    tempi devemo ora parlarne, fu ne' suoi tempi tenuto in Italia tanto
5   famoso e l'opere sue in tanto pregio quanto nessun altro in qualsi-
    voglia tempo sia stato già mai, perché nell'opere che fece di pittura
    mostrò il modo di fare gl'ignudi e che si possono sì bene con arte e
    difficultà far parer vivi. Fu costui creato e discepolo di Pietro dal
    Borgo a San Sepolcro, e molto nella sua giovanezza si sforzò d'imitare
10   il maestro, anzi di passarlo. Mentre che lavorò in Arezzo conesso lui,
    tornandosi in casa di Lazzero Vasari suo zio, come s'è detto, imitò
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Edizione Torrentiniana
   
LUCA SIGNORELLI DA CORTONA.
   
PITTORE.
    Chi ci nasce di buona natura non ha bisogno nelle cose del vivere di al-
15   cuno artificio, perché i dispiaceri del mondo si tollerano con pazienzia
    e le grazie che vengono si riconoscono sempre dal cielo. Ma in coloro che
    sono di mala natura può tanto la invidia, cagione delle ruine di chi
    opera, che sempre le cose altrui, ancora che minori, gli appariscono e
    maggiori e migliori che le proprie. Laonde infelicità grandissima è di
20   quegli che fanno per concorrenza le cose loro più per passare con la
    superbia l'altrui virtù che perché da loro trar si possa utile o beneficio.
    Questo peccato non regnò veramente in Luca cortonese, il quale che
    sempre amò gli artefici suoi e sempre insegnò a chi volle apprendere,
    dove e' pensò fare utile alla professione; e fu tanta la bontà della sua
25   natura che mai non si inchinò a cosa che non fusse giusta e santa. Per
    la qual cagione il cielo, che lo conobbe vero uomo dabene, si allargò molto
    in dargli delle sue grazie.
    Fu Luca Signorelli pittore eccellente, e nel suo tempo era tenuto in
    Italia tanto famoso e l'opre sue furono in tanto pregio quanto nessuno in
30   alcun tempo sia stato, perché nell'opre ch'egli fece nell'arte di pittura
    mostrò il modo dell'usare le fatiche negli ignudi, e quegli con gran diffi-
    cultà e bonissimo modo mostrò potersi far parer vivi. Fu creato e discepolo
    di Pietro dal Borgo a San Sepolcro, e molto nella sua giovanezza
    l'osservò, et ogni fatica mise per potere non solo paragonarlo ma di gran
35   lunga passarlo; per il che cominciò a lavorare et a dipignere nella maniera
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