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gli fu forza ritirarsi in Spoleto, dove per la bontà e virtù sua fu da- |
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togli donna di buon sangue e fatto di quella patria cittadino. Nel |
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qual luogo fece molte opere, e similmente in tutte l'altre città del- |
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l'Umbria; et in Ascesi dipinse la tavola della cappella di Santa Cate- |
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rina nella chiesa di sotto di San Francesco per il cardinale Egidio |
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Spagnuolo; e parimente una in San Damiano. In Santa Maria de- |
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gl'Angeli dipinse nella cappella piccola, dove morì San Francesco, |
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alcune mezze figure grandi quanto il naturale, cioè alcuni compagni |
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di San Francesco et altri Santi molto vivaci, i quali mettono in mezzo |
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un San Francesco di rilievo. |
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Ma fra i detti discepoli di Pietro miglior maestro di tutti fu Andrea |
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Luigi d'Ascesi, chiamato l'Ingegno, il quale nella sua prima giova- |
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nezza concorse con Raffaello da Urbino sotto la disciplina di esso |
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Pietro, il quale l'adoperò sempre nelle più importanti pitture che fa- |
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cesse, come fu nell'Udienza del Cambio di Perugia dove sono di sua |
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mano figure bellissime, in quelle che lavorò in Ascesi e finalmente |
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a Roma nella cappella di papa Sisto; nelle quali tutte opere diede |
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Andrea tal saggio di sé, che si aspettava che dovesse di gran lunga |
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trappassare il suo maestro. E certo così sarebbe stato: ma la fortuna, |
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che quasi sempre agl'alti principii volentieri s'oppone, non lasciò ve- |
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nire a perfezzione l'Ingegno; perciò che cadendogli un trabocco di |
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scesa negl'occhi, il misero ne divenne, con infinito dolore di chiunche |
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lo conobbe, cieco del tutto. Il qual caso dignissimo di compassione |
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udendo papa Sisto, come quello che amò sempre i virtuosi or- |
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dinò che in Ascesi gli fusse ogni anno, durante la vita di esso Andrea, |
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pagata una provisione da chi là maneggiava l'entrate. E così fu fatto |
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insino a che egli si morì d'anni ottantasei. |
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Furono medesimamente discepoli di Pietro, e perugini anch'egli- |
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no, Eusebio S. Giorgio che dipinse in S. Agostino la tavola de' Ma- |
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gi, Domenico di Paris che fece molte opere in Perugia et attorno per |
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le castella, seguitato da Orazio suo fratello; parimente Giannicola, |
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che in S. Francesco dipinse in una tavola Cristo nell'orto, e la tavola |
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d'Ognisanti in S. Domenico alla cappella de' Baglioni, e nella cappella |