Volume 3

Edizione Giuntina
    vedeva votar il sacchetto et il lavoro non comparire, spesso spesso
    diceva: «O, quanto oltramarino consuma questa calcina!». «Voi ve-
    dete», rispondeva Pietro. Dopo, partito il priore, Pietro cavava l'ol-
    tramarino che era nel fondo della catinella; e quello quando gli parve
5   tempo rendendo al priore, gli disse: «Padre, questo è vostro, impa-
    rate a fidarvi degl'uomini dabene che non ingannano mai chi si fida,
    ma sì bene saprebbono, quando volessino, ingannare gli sfiducciati
    come voi sete».
    Per queste dunque et altre molte opere venne in tanta fama Pietro
10   che fu quasi sforzato a andare a Siena, dove in S. Francesco dipinse
    una tavola grande che fu tenuta bellissima, e in Santo Agostino ne
    dipinse un'altra, dentrovi un Crucifisso con alcuni Santi. E poco dopo
    questo, a Fiorenza nella chiesa di S. Gallo fece una tavola di S. Gi-
    rolamo in penitenzia, che oggi è in S. Iacopo tra' Fossi, dove detti
15   frati dimorano, vicino al Canto degli Alberti. Fu fattogli allogazione
    d'un Cristo morto con S. Giovanni e la Madonna sopra le scale della
    porta del fianco di S. Pier Maggiore, e lavorollo in maniera che, sendo
    stato all'acqua et al vento, s'è conservato con quella freschezza come
    se pur ora dalla man di Pietro fosse finito. Certamente i colori furono
20   dalla intelligenza di Pietro conosciuti, e così il fresco come l'olio;
    onde obligo gli hanno tutti i periti artefici, che per suo mez[z]o hanno
    cognizione de' lumi che per le sue opere si veggono. In S. Croce in
    detta città fece una Pietà col morto Cristo in collo, e due figure che
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Edizione Torrentiniana
    Venne tanto famoso il grido di Pietro che fu sforzato dipignere a
25   Siena in San Francesco una tavola grande che fu tenuta lodatissima,
    e similmente in quella città, in Santo Agostino, un'altra, dentrovi un
    Crocifisso con alcuni Santi. E poco dopo questo a Fiorenza nella
    chiesa di San Gallo fece una tavola di San Girolamo in penitenzia,
    che oggi è in San Iacopo tra' Fossi, dove detti frati dimorano, vicino al
30   Canto degli Alberti. Fu fattogli allogazione d'un Cristo morto con San
    Giovanni e la Madonna sopra le scale della porta del fianco di San
    Pier Maggiore, e lavorollo in maniera che, sendo stato all'acqua et al
    vento, s'è conservato con quella freschezza come se pur ora dalla man di
    Pietro fosse finito. Certamente i colori furono dalla intelligenza di Pie-
35   tro conosciuti, così il fresco come l'olio; onde obligo gli hanno tutti i periti
    artefici, che per suo mez[z]o hanno cognizione de' lumi che per le sue
    opere si veggono. In Santa Croce in detta città una Pietà col morto
    Cristo in collo, e due figure che dànno maraviglia a vedere, non la bontà
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