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ad uno almeno dove egli avesse da sostentarsi. Per questo non si curò |
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egli mai di freddo, di fame, di disagio, di incomodità, di fatica né di |
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vergogna, per potere vivere un giorno in agio e riposo, dicendo sempre e |
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quasi in proverbie che dopo il cattivo tempo è necessario che e' ven- |
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ga il buono, e che quando è buon tempo si fabricano le case per potervi |
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stare al coperto quando e' bisogna. |
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Ma perché meglio si conosca il progresso di questo artefice, comincian- |
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domi dal suo principio dico secondo la publica fama che nella città di |
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Perugia nacque ad una povera persona un figliuolo, al battesimo chia- |
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mato Pietro; il quale allevato fra la miseria e lo stento, fu dato dal padre |
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per fattorino a un dipintore di Perugia, il quale non era molto valente |
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in quel mestiero, ma aveva in gran venerazione e l'arte e gli uomini che |
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in quella erano eccellenti, né mai con Pietro faceva altro che dire di |
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quanto guadagno et onore fussi la pittura a chi ben la esercitasse: e con- |
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tandoli i premii già delli antichi e de' moderni, confortava Pietro a lo |
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studio di quella: onde gli accese l'animo di maniera che gli venne ca- |
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priccio di volere, se la fortuna lo volessi aiutare, essere uno di quelli. E |
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però spesso usava di domandare qualunque conosceva essere stato per il |
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mondo, in che parte meglio si facessino gli uomini di quel mestiero, e |