Volume 3

Edizione Giuntina
    condusse ancor lui in quelle parti per lasciarlo in credito e
    buono aviamento; ma il fatto non andò così, perché Luca in poco
    tempo vi si morì, e Girolamo di nuovo si trovò solo e senza nessuno
    de' suoi; per che, risolutosi di tornare a godersi nella patria le ric-
5   chezze che si aveva con fatica e sudore guadagnate, et anco lasciare in
    quella qualche memoria, si acconciava a vivere in Fiorenza l'anno
    1553, quando fu quasi forzato mutar pensiero; perché vedendo il
    duca Cosimo, dal quale sperava dovere essere con onor adoperato,
    occupato nella guerra di Siena, se ne tornò a morire in Francia. E la
10   sua casa non solo rimase chiusa e la famiglia spenta, ma restò l'arte
    priva del vero modo di lavorare gl'invetriati; perciò che, se bene dopo
    loro si è qualcuno esercitato in quella sorte di scultura, non è però niu-
    no già mai a gran pezza arivato all'eccellenza di Luca vecchio, d'Andrea
    e degl'altri di quella famiglia. Onde, se io mi sono disteso in questa ma-
15   teria forse più che non pareva che bisognasse, scusimi ognuno, poiché
    l'avere trovato Luca queste nuove sculture - le quali non ebbero, che
    si sappia, gl'antichi Romani - richiedeva che, come ho fatto, se ne ra-
    gionasse aùllungo. E se dopo la Vita di Luca vecchio ho succintamente
    detto alcune cose de' suoi descendenti che sono stati insino a' giorni no-
20   stri, ho così fatto per non avere altra volta a rientrare in questa materia.
    Luca dunque, passando da un lavoro ad un altro, e dal marmo al
    bronzo e dal bronzo alla terra, ciò fece non per infingardag[g]ine, né per
    essere, come molti sono, fantastico, instabile e non contento dell'arte
    sua, ma perché si sentiva dalla natura tirato a cose nuove, e dal bisogno
25   a uno essercizio secondo il gusto suo e di manco fatica e più guadagno.
    Onde ne venne aricchito il mondo e l'arti del disegno d'un'arte nuo-
    va, utile e bellissima, et egli di gloria e lode immortale e perpetua.
    Ebbe Luca bonissimo disegno e grazioso, come si può vedere in
    alcune carte del nostro libro lumeggiate di biacca, in una delle quali
30   è il suo ritratto, fatto da lui stesso con molta diligenza guardandosi
    in una spera.
    Il fine della Vita di Luca della Robbia scultore.
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Edizione Torrentiniana
    possono reggere le pitture o per gli ghiacci o per gli umidi o per i luoghi
    acquidosi, questa specie di figure serve, come s'è visto al Sasso della Vernia
35   in Casentino, che per tal colpa altro che gli invetriati non restano. Onde
    Luca della Robia merita somma lode, avendo alla scultura questa parte
    aggiunta, potendosi con bellezza e con non molta spesa ogni luogo aquati-
    co et umido abbellire.
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