Volume 3

Edizione Giuntina
   
VITA DI ANDREA MANTEGNA.
   
PITTORE MANTOVANO.
    Quanto possa il premio nella virtù, colui che opera virtuosamente
    et è in qualche parte premiato lo sa, perciò che non sente né disagio
5   né incommodo né fatica quando n'aspetta onore e premio; e che è
    più, ne diviene ogni giorno più chiara e più illustre essa virtù. Bene
    è vero che non sempre si truova chi la conosca e la pregi e la rimu-
    neri, come fu quella riconosciuta d'Andrea Mantegna, il quale nac-
    que d'umilissima stirpe nel contado di Mantoa; et ancora che da fan-
10   ciullo pascesse gl'armenti, fu tanto inalzato dalla sorte e dalla virtù
    che meritò d'esser cavalier onorato, come al suo luogo si dirà. Questi,
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Edizione Torrentiniana
   
ANDREA MANTEGNA.
   
MANTOVANO.
    Quanto possa il premio nella virtù, colui che opera virtuosamente lo sa,
15   che non sente il freddo, gli incomodi, i disagi né lo stento solo per venire
    allo effetto dello esser premiato; et ha tanta forza l'ambizione nel vedersi
    onorare e guiderdonare, che la virtù si fa ogni giorno più vaga, più lucida,
    più chiara e più divina. Onde chi senza quella si muove ad alzarsi in
    buon credito fra gli uomini, indarno consuma se medesimo nelle fatiche
20   e si empie d'amaritudine l'animo e la mente senza far frutto, perché
    vedendo premiare più di sé chi nol merita, cadono nella mente e
    nello animo pensieri tanto maligni che si scorda in una ora quel che in
    molti anni e con molte fatiche aveva dal cielo e dalla natura conseguito.
    Per il che si dà in preda il valore alla desperazione, di maniera che de-
25   viano dal primo essere e vanno in abbandono i principii buoni cominciati
    altamente; onde viene che gli spiriti eccellenti s'attoscano e non produco-
    no i frutti che tengono vivi i nomi dopo la morte. Laonde veggiamo quello
    che avvenne nella remunerazione e nella sorte in Andrea Mantegna, il
    quale sendo stimato, onorato e premiato, non fu maraviglia se la virtù
30   che aveva sempre andò crescendo. E fu grandissima ventura la sua, che,
    sendo nato d'umilissima stirpe in contado e pascendo gli armenti, tanto
    s'alzasse col valore della sorte e della virtù ch'egli meritasse di venire
    cavaliere onorato.
    Nacque, secondo la opinione di molti, Andrea in una villa vicino a
35   Mantova; e col tempo condotto in quella città, imparò l'arte della pittura.
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