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sagrestia di S. Maria del Fiore, finiti da lui la maggior parte dopo la |
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morte di Giuliano suo zio, che son pieni di figure fatte di rimesso e di |
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fogliami e d'altri lavori, fatti con mag[nifica] spesa et artifizio. Per |
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la novità, dunque, di questa arte venuto in grandissimo nome, fece |
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molti lavori che furono mandati in diversi luoghi et a diversi prìn- |
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cipi; e fra gl'altri n'ebbe il re Alfonso di Napoli un fornimento d'uno |
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scrittoio, fatto fare per ordine di Giuliano zio di Benedetto, che |
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serviva il detto re nelle cose d'architettura: dove esso Benedetto si |
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trasferì; ma non gli piacendo la stanza, se ne tornò a Firenze. Dove |
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avendo non molto dopo lavorato per Mattia Corvino re d'Ungheria, |
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che aveva nella sua corte molti Fiorentini e si dilettava di tutte le cose |
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rare, un paio di casse con difficile e bellissimo magisterio di legni |
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commessi, si deliberò, essendo con molto favore chiamato da quel |
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re, di volere andarvi per ogni modo; per che fasciate le sue casse e |
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con esse entrato in nave, se n'andò in Ungheria. Là dove fatto reve- |
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renza a quel re, dal quale fu benignamente ricevuto, fece venire le |
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dette casse; e quelle fatte sballare alla presenza del re che molto disi- |
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derava di vederle, vide che l'umido dell'acqua e 'l mucido del mare |
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aveva intenerito in modo la colla, che nell'aprire gl'incerati quasi tut- |
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ti i pezzi che erano alle casse appic[c]ati caddero in terra: onde se |