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entrando in chiesa, furono ritratti ambidue in due tondi di marmo |
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con questo epitaffio: |
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ANTONIUS PULLARIUS PATRIA FLORENTINUS PICTOR INSIGNIS QUI |
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DUORUM PONTIF. XISTI ET INNOCENTII AEREA MONIMENTA MIRO |
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OPIFIC. EXPRESSIT RE FAMIL. COMPOSITA EX TEST. HIC SE CUM |
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PETRO FRATRE CONDI VOLUIT. VIX. AN. LXXII. OBIIT |
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ANNO SAL. MIID. |
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Il medesimo fece di basso rilievo in metallo una battaglia di nudi |
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che andò in Ispagna, molto bella, della quale n'è una impronta di |
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gesso in Firenze appresso tutti gl'artefici. E si trovò dopo la morte |
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sua il disegno e modello che a Lodovico Sforza egli aveva fatto per |
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la statua a cavallo di Francesco Sforza duca di Milano; il quale dise- |
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gno è nel nostro libro in due modi: in uno egli ha sotto Verona, nel- |
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l'altro egli, tutto armato e sopra un basamento pieno di battaglie, fa |
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saltare il cavallo addosso a uno armato. Ma la cagione perché non |
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mettesse questi disegni in opera non ho già potuto sapere. Fece il |
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medesimo alcune medaglie bellissime, e fra l'altre in una la congiura |
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de' Pazzi, nella quale sono le teste di Lorenzo e Giuliano de' Medici, |
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e nel riverso il coro di S. Maria del Fiore, e tutto il caso come passò |
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appunto. Similmente fece le medaglie d'alcuni Pontefici, et altre |
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molte cose che sono dagli artefici conosciute. |