Volume 3

Edizione Giuntina
    Piero mise al pittore con Andrea del Castagno, che era il meglio
    allora di Fiorenza.
    Antonio dunque, tirato innanzi da Bartoluccio, oltra il legare le gioie
    e lavorare a fuoco smalti d'argento, era tenuto il più valente che ma-
5   neggiasse ferri in quell'arte. Laonde Lorenzo Ghiberti, che allora la-
    vorava le porte di S. Giovanni, dato d'occhio alla maniera d'Antonio,
    lo tirò al lavoro suo in compagnia di molti altri giovani; e postolo in-
    torno ad uno di que' festoni che allora aveva tra mano, Antonio vi
    fece su una quaglia che dura ancora, tanto bella e tanto perfetta che
10   non le manca se non il volo. Non consumò dunque Antonio molte
    settimane in questo esercizio, che e' fu conosciuto per il meglio di tut-
    ti que' che vi lavoravano di disegno e di pazienzia, e per il più inge-
    gnoso e più diligente che vi fusse. Laonde crescendo la virtù e la fama
    sua, si partì da Bartoluccio e da Lorenzo, et in Mercato Nuovo in
15   quella città aperse da sé una bottega di orefice magnifica et onorata.
    E molti anni seguitò l'arte disegnando continuamente e faccendo di
    rilievo cere et altre fantasie, che in brieve tempo lo fecero tenere,
    come egli era, il principale di quello esercizio.
    Era in questo tempo medesimo un altro orefice chiamato Maso
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Edizione Torrentiniana
20   orefice con Bartoluccio Ghiberti, maestro allora molto eccellente in tale
    esercizio, e Piero misse al pittore con Andrea del Castagno, che era
    il meglio allora di Fiorenza.
    Antonio dunque, tirato innanzi da Bartoluccio, oltra il legare le
    gioie e lavorare a fuoco smalti d'argento, era tenuto il più valente che
25   maneggiasse ferri in quella arte. Laonde Lorenzo Ghiberti, che allora
    lavorava le porte di San Giovanni, dato di occhio alla maniera d'An-
    tonio, lo tirò al lavoro suo in compagnia di molti altri giovani; e postolo
    intorno ad uno di que' festoni che allora aveva tra mano, Antonio vi fece
    su una quaglia che dura ancora, tanto bella e tanto perfetta che non le
30   manca se non il volo. Non consumò dunque Antonio molte settimane in
    questo esercizio, che e' fu conosciuto per il meglio di tutti que' che vi lavo-
    ravano di disegno e di pazienzia, e per il più ingegnoso e più diligente che
    vi fusse. Laonde crescendo la virtù e la fama sua, si partì da Bartoluccio
    e da Lorenzo, et in Mercato Nuovo in quella città aperse da sé una botte-
35   ga di orefice magnifica et onorata. E molti anni seguitò l'arte disegnando
    continovamente e faccendo di rilievo cere et altre fantasie, che in brieve
    tempo lo fecero tenere, come egli era, il principale di quello esercizio.
    Era in questo tempo medesimo un altro orefice chiamato Maso Finiguerra,
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