Volume 3

Edizione Giuntina
   
VITA DI DON BARTOLOMEO
   
ABBATE DI S. CLEMENTE.
   
MINIATORE E PITTORE.
    Rade volte suole avvenire che chi è d'animo buono e di vita esem-
5   plare non sia dal cielo proveduto d'amici ottimi e di abitazioni ono-
    rate, e che per i buoni costumi suoi non sia, vivendo, in venerazione, e
    morto in grandissimo disiderio di chiunche l'ha conosciuto, come fu
    don Bartolomeo della Gatta, abbate di S. Clemente d'Arezzo, il quale
    fu in diverse cose eccellente e costumatissimo in tutte le sue azzioni.
10   Costui, il quale fu monaco degl'Agnoli di Firenze dell'Ordine di
    Camaldoli, fu nella sua giovanezza - forse per le cagioni che di so-
    pra si dissono nella Vita di don Lorenzo - miniatore singula-
    rissimo e molto pratico nelle cose del disegno, come di ciò possono
    far fede le miniature lavorate da lui per i Monaci di S. Fiore e Lucilla
15   nella Badia d'Arezzo, et in particolare un messale che fu donato a
    papa Sisto, nel quale era nella prima carta delle segrete una Passione
    di Cristo bellissima; e quelle parimente sono di sua mano che sono in
    S. Martino, Duomo di Lucca. Poco dopo le quali opere fu questo pa-
    dre da Mariotto Maldoli aretino Generale di Camaldoli - e della stes-
20   sa famiglia che fu quel Maldolo il quale donò a S. Romualdo, insti-
    tutore di quell'Ordine, il luogo e sito di Camaldoli, che si chiamava
    allora Campo di Maldolo - [. . .] la detta Badia di S. Clemente d'Arezzo;
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Edizione Torrentiniana
   
LO ABATE DI SAN CLEMENTE.
   
MINIATORE.
25   Rare volte suole avvenire, se uno è d'animo buono e di vita esemplare,
    che il cielo non lo provegga d'amici ottimi e di abitazioni onorate, e che
    per i benigni costumi suoi e' non sia vivo in venerazione e morto in
    grandissimo desiderio di qualunque lo ha conosciuto, come poco avanti
    di questa età fu don Piero della Gatta, abate di San Clemente di Arezzo,
30   eccellente in diverse cose e costumato fra tutti gli altri. Costui fu frate
    degli Agnoli, e nella sua giovanezza miniatore singularissimo e dotato di
    bonissimo disegno, come ne fanno fede le miniature lavorate da lui
    a' Monaci di Santa Fiora e Lucilla nella Badia di Arezzo, et ancora
    in S. Martino, Duomo di Lucca. Fu amato molto nel suo tempo dal
35   Generale di Camaldoli, che fu Mariotto Maldoli aretino; al quale
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