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VITA DI DON BARTOLOMEO |
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ABBATE DI S. CLEMENTE. |
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MINIATORE E PITTORE. |
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Rade volte suole avvenire che chi è d'animo buono e di vita esem- |
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plare non sia dal cielo proveduto d'amici ottimi e di abitazioni ono- |
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rate, e che per i buoni costumi suoi non sia, vivendo, in venerazione, e |
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morto in grandissimo disiderio di chiunche l'ha conosciuto, come fu |
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don Bartolomeo della Gatta, abbate di S. Clemente d'Arezzo, il quale |
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fu in diverse cose eccellente e costumatissimo in tutte le sue azzioni. |
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Costui, il quale fu monaco degl'Agnoli di Firenze dell'Ordine di |
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Camaldoli, fu nella sua giovanezza - forse per le cagioni che di so- |
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pra si dissono nella Vita di don Lorenzo - miniatore singula- |
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rissimo e molto pratico nelle cose del disegno, come di ciò possono |
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far fede le miniature lavorate da lui per i Monaci di S. Fiore e Lucilla |
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nella Badia d'Arezzo, et in particolare un messale che fu donato a |
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papa Sisto, nel quale era nella prima carta delle segrete una Passione |
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di Cristo bellissima; e quelle parimente sono di sua mano che sono in |
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S. Martino, Duomo di Lucca. Poco dopo le quali opere fu questo pa- |
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dre da Mariotto Maldoli aretino Generale di Camaldoli - e della stes- |
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sa famiglia che fu quel Maldolo il quale donò a S. Romualdo, insti- |
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tutore di quell'Ordine, il luogo e sito di Camaldoli, che si chiamava |
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allora Campo di Maldolo - [. . .] la detta Badia di S. Clemente d'Arezzo; |