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VITA DEL CECCA. |
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INGEGNERE FIORENTINO. |
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Se la necessità non avesse sforzati gl'uomini ad essere ingegnosi |
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per la utilità e comodo proprio, non sarebbe l'architettura divenuta |
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sì eccellente e maravigliosa nelle menti e nelle opere di coloro che |
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per acquistarsi et utile e fama si sono esercitati in quella con tanto |
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onore quanto giornalmente si rende loro da chi conosce il buono. |
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Questa necessità primeramente indusse le fabbriche, questa gli or- |
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namenti di quella, questa gli ordini, le statue, i giardini, i bagni e |
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tutte quell'altre comodità suntuose che ciascuno brama e pochi pos- |
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seggono. Questa nelle menti degl'uomini ha eccitato la gara e le con- |
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correnzie non solamente degli edifizii, ma delle comodità di |
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quegli; per il che sono stati forzati gl'artefici a divenire industriosi |
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negli ordini de' tirari, nelle machine da guerra, negli edifizii da acque, |
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et in tutte quelle avvertenzie et accorgimenti che sotto nome di in- |
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gegni e di architetture, disordinando gli adversarii et accomodando |
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gli amici, fanno e bello e comodo il mondo. E qualunche sopra gli |
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altri ha saputo fare queste cose, oltra lo essere uscito d'ogni sua noia, |