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VITA DI PESELLO E FRANCESCO PESELLI. |
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PITTORI FIORENTINI. |
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Rare volte suole avvenire che i discepoli de' maestri rari, se osser- |
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vano i documenti di quegli, non divenghino molto eccellenti, e che, |
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se pure non se gli lasciano dopo le spalle, non gli pareggino almeno |
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e si agguaglino a loro in tutto, perché il sollecito fervore della imi- |
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tazione con la assiduità dello studio ha forza di pareggiare la virtù |
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di chi gli dimostra il vero modo dell'operare. Laonde vengono i di- |
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scepoli a farsi tali che e' concorrono poi co' maestri, e gli avanzano |
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agevolmente, per esser sempre poca fatica lo aggiugnere a quello che |
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è stato da altri trovato. E che questo sia il vero, Francesco di Pe- |
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sello imitò talmente la maniera di fra' Filippo che, se la morte non ce |
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lo toglieva così acerbo, di gran lunga lo superava. Conoscesi ancora |
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che Pesello imitò la maniera d'Andrea dal Castagno; e tanto prese pia- |
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cer del contrafare animali e di tenerne sempre in casa vivi d'ogni |
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specie, che e' fece quegli sì pronti e vivaci che in quella professione |
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non ebbe alcuno nel suo tempo che gli facesse paragone. Stette fino |
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all'età di trent'anni sotto la disciplina d'Andrea, imparando da lui, |