Volume 3

Edizione Giuntina
    di S. Maria Nuova, lasciando Andrea nella sua camera a disegnare,
    non avendo egli voluto accettar l'invito d'andar seco a spasso con
    mostrare d'avere a fare certi disegni d'importanza. Andato dunque
    Domenico da sé solo a' suoi piaceri, Andrea, sconosciuto, si mise
5   ad aspettarlo dopo un canto, et arivando a lui Domenico nel tor-
    narsene a casa, gli sfondò con certi piombi il liuto e lo stomaco in
    un medesimo tempo; ma non parendogli d'averlo anco ac-
    concio a suo modo, con i medesimi lo percosse in su la testa mala-
    mente; poi lasciatolo in terra si tornò in S. Maria Nuova alla sua
10   stanza e, socchiuso l'uscio, si rimase a disegnare in quel modo che da
    Domenico era stato lasciato. Intanto, essendo stato sentito il rumore,
    erano corsi i servigiali, intesa la cosa, a chiamare e dar la mala nuova
    allo stesso Andrea micidiale e traditore; il qual corso dove erano gl'al-
    tri intorno a Domenico, non si poteva consolare né restar di dir:
15   «Oimè fratel mio, oimè fratel mio!». Finalmente Domenico gli spirò
    nelle braccia, né si seppe, per diligenza che fusse fatta, chi morto l'a-
    vesse; e se Andrea venendo a morte non l'avesse nella confessione
    manifestato, non si saprebbe anco.
    Dipinse Andrea in S. Miniato fra le Torri di Fiorenza una tavola,
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Edizione Torrentiniana
20   liuto, e di Santa Maria Nuova partitosi, lasciò Andrea il quale nella
    camera sua disegnava, e l'invito che Domenico gli aveva fatto di menarlo
    a spasso per la terra accettar non volse, mostrando che allora avesse
    fretta di disegnare alcune cose importanti. Per il che Domenico sùbi-
    to partito et a' suoi piaceri usati per la città caminando, Andrea,
25   sconosciuto, nel suo ritorno si mise ad aspettarlo dietro a un canto, e con
    certi piombi il liuto e lo stomaco a un tempo gli sfondò, e con essi anco di
    mala maniera su la testa il percosse, e non finito di morire, fuggendosi, in
    terra lo lasciò; et a Santa Maria Nuova alla sua stanza tornato si rimise
    con l'uscio socchiuso intorno al disegno che aveva lasciato. Per che
30   sentito in poco spazio di tempo il romore del morto portatosi, gli fu da
    alcuni servigiali di quel luogo percossa la porta della camera e datogli la
    nuova del quasi morto amico; laonde corso al rumore con spavento ter-
    ribile, gridando tuttavia «Fratel mio!» e piantolo assai, poco andò che
    Domenico gli spirò nelle braccia. Né mai per alcun tempo si seppe chi
35   morto l'avesse; e se Andrea venendo a morte in confessione non lo ma-
    nifestava, nulla se ne saprebbe ancora.
    Finì l'opera sua, e quella del morto amico rimase imperfetta, la quale
    dagli artefici comunemente e da tutti i cittadini fu lodata. Dipinse Andrea
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