Volume 3

Edizione Giuntina
    sotto si diranno. Intanto aveva Andrea nella sua facciata fatta a olio
    la morte di Nostra Donna, nella quale, per la detta concorrenza di
    Domenico e per essere tenuto quello che egli era veramente, si vede
    fatto con incredibile diligenza in iscorto un cataletto dentrovi la
5   Vergine morta, il quale, ancora che non sia più che un braccio e
    mezzo di lunghezza, pare tre. Intorno le sono gl'Apostoli fatti in una
    maniera che, se bene si conosce ne' visi loro l'allegrezza di veder esser
    portata la loro Madonna in cielo da Gesù Cristo, vi si conosce ancora
    l'amaritudine del rimanere in terra senz'essa. Tra essi Apostoli sono
10   alcuni Angeli che tengono lumi accesi, con bell'aria di teste e sì ben
    condotti che si conosce che egli così bene seppe maneggiare i colori a
    olio come Domenico suo concorrente. Ritrasse Andrea in queste pit-
    ture di naturale messer Rinaldo degl'Albizi, Puccio Pucci, il Falga-
    naccio, che fu cagione della liberazione di Cosimo de' Medici, insieme
15   con Federigo Malevolti che teneva le chiavi dell'Alberghetto; pari-
    mente vi ritrasse messer Bernardo di Domenico della Volta, spedalin-
    go di quel luogo, inginocchioni, che par vivo; et in un tondo nel prin-
    cipio dell'opera se stesso con viso di Giuda Scariotto, come egl'era
    nella presenza e ne' fatti. Avendo dunque Andrea condotta questa
20   opera a bonissimo termine, accecato dall'invidia per le lodi che alla
    virtù di Domenico udiva dare, si deliberò levarselo dattorno, e dopo
    aver pensato molte vie, una ne mise in essecuzione in questo modo.
    Una sera di state, sì come era solito, tolto Domenico il liuto, uscì
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Edizione Torrentiniana
    storia della morte di Nostra Donna; nella quale, per la concorrenzia di
25   m[aestro] Domenico spronato dal desiderio di esser tenuto quello che egli
    era veramente, fece in iscorto un cataletto dentrovi la morta, la quale
    non è un braccio e mez[z]o di lunghezza, e pare lunga tre. Intorno a
    questa figurò gli Apostoli in una maniera che, se bene si conosce ne' visi
    loro la allegrezza del vederne portare quella anima in cielo da Iesù
30   Cristo, e' vi si conosce ancora il dolore e l'amaritudine del rimanere in
    terra senza essa. Tra gli Apostoli mescolò molti Angeli che tengono lumi
    accesi, con belle arie di teste e sì bene condotte che e' mostrò certamente
    di saper maneggiare i colori a olio sì bene quanto m[aestro] Domenico suo
    concorrente. Tuttavolta, avendo già condotto questa opera a bonissimo
35   termine, accecato dall'invidia per le lodi che alla virtù di Domenico
    udiva dare, volendo al tutto levarselo dattorno imaginossi varie vie da
    farlo morire, e fra l'altre una ne mise in essecuzione in questa guisa.
    Una sera di state, come altre volte era solito, maestro Domenico tolse il
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