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biasimate l'opere sue, fece a cotali biasimatori con percosse et altre |
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ingiurie conoscere ch'e' sapeva e voleva sempre, in qualunche mo- |
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do, vendicarsi delle ingiurie. |
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Ma per dire alcuna cosa di Domenico prima che venghiamo all'o- |
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pera della cappella, avanti che venisse a Firenze egli aveva nella sa- |
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grestia di S. Maria di Loreto, in compagnia di Piero della Francesca, |
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dipinto alcune cose con molta grazia, che l'avevano fatto per fama, |
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oltre quello che aveva fatto in altri luoghi - come in Perugia una ca- |
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mera in casa de' Baglioni, che oggi è rovinata -, conoscere in Fiorenza. |
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Dove essendo poi chiamato, prima che altro facesse dipinse in sul |
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Canto de' Carnesecchi, nell'angolo delle due vie che vanno l'una alla |
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nuova, l'altra alla vecchia piazza di S. Maria Novella, in un taberna- |
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colo a fresco una Nostra Donna in mezzo d'alcuni Santi; la qual |
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cosa, perché piacque e molto fu lodata dai cittadini e dagl'artefici di |
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que' tempi, fu cagione che s'accendesse maggiore sdegno et invidia |
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nel maladetto animo d'Andrea contra il povero Domenico. Per che |
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deliberato di far con inganno e tradimento quello che senza suo ma- |
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nifesto pericolo non poteva fare alla scoperta, si finse amicissimo d'es- |
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so Domenico; il quale, perché buona persona era et amorevole, can- |
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tava di musica e si dilettava di sonare il liuto, lo ricevet[t]e volentieri |
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in amicizia, parendogli Andrea persona d'ingegno e sollazzevole. E |
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così continuando questa da un lato vera e dall'altro finta amicizia, |
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ogni notte si trovavano insieme a far buon tempo e serenate a loro |
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inamorate, di che molto si dilettava Domenico; il qual amando Andrea |