Volume 3

Edizione Giuntina
    biasimate l'opere sue, fece a cotali biasimatori con percosse et altre
    ingiurie conoscere ch'e' sapeva e voleva sempre, in qualunche mo-
    do, vendicarsi delle ingiurie.
    Ma per dire alcuna cosa di Domenico prima che venghiamo all'o-
5   pera della cappella, avanti che venisse a Firenze egli aveva nella sa-
    grestia di S. Maria di Loreto, in compagnia di Piero della Francesca,
    dipinto alcune cose con molta grazia, che l'avevano fatto per fama,
    oltre quello che aveva fatto in altri luoghi - come in Perugia una ca-
    mera in casa de' Baglioni, che oggi è rovinata -, conoscere in Fiorenza.
10   Dove essendo poi chiamato, prima che altro facesse dipinse in sul
    Canto de' Carnesecchi, nell'angolo delle due vie che vanno l'una alla
    nuova, l'altra alla vecchia piazza di S. Maria Novella, in un taberna-
    colo a fresco una Nostra Donna in mezzo d'alcuni Santi; la qual
    cosa, perché piacque e molto fu lodata dai cittadini e dagl'artefici di
15   que' tempi, fu cagione che s'accendesse maggiore sdegno et invidia
    nel maladetto animo d'Andrea contra il povero Domenico. Per che
    deliberato di far con inganno e tradimento quello che senza suo ma-
    nifesto pericolo non poteva fare alla scoperta, si finse amicissimo d'es-
    so Domenico; il quale, perché buona persona era et amorevole, can-
20   tava di musica e si dilettava di sonare il liuto, lo ricevet[t]e volentieri
    in amicizia, parendogli Andrea persona d'ingegno e sollazzevole. E
    così continuando questa da un lato vera e dall'altro finta amicizia,
    ogni notte si trovavano insieme a far buon tempo e serenate a loro
    inamorate, di che molto si dilettava Domenico; il qual amando Andrea
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Edizione Torrentiniana
25   istizza dar delle pugna loro; et a buona occasione, di altrui che l'offende-
    va vendicarsi.
    Avenne che di quei primi di che Domenico da Vinegia, il quale nella
    sagrestia di Santa Maria del Loreto aveva dipinto in compagnia di
    Piero della Francesca, giunse in Fiorenza, fece sul Canto de' Carne-
30   secchi, nell'angolo delle due vie che vanno a Santa Maria Novella,
    un tabernacolo a fresco con una Nostra Donna et alcuni Santi da lato,
    onde molto da' cittadini et artefici in quel tempo fu lodato; per il che
    crebbe ad Andrea la invidia e lo sdegno contra di lui assai maggiore che
    prima non aveva. Laonde fatto pratica, più si domesticò con maestro
35   Domenico; il quale, perché buona persona et amorevole era, assai alla
    musica attendeva, e dilettandosi sonare il liuto, andava la notte cantan-
    do et alcune serenate faccendo a sue innamorate, et Andrea spesso in
    compagnia di lui andava, monstrando non avere più grato né più domestico
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