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VITA D'ANDREA DAL CASTAGNO DI MUGELLO |
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E DI DOMENICO VINIZIANO. |
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PITTORI. |
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Quanto sia biasimevole in una persona eccellente il vizio della in- |
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vidia, che in nessuno doverebbe ritrovarsi, e quanto scelerata et or- |
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ribil cosa il cercare sotto spezie d'una simulata amicizia spegnere |
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in altri non solamente la fama e la gloria ma la vita stessa, non credo |
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io certamente che ben sia possibile esprimersi con parole, vincendo |
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la sceleratezza del fatto ogni virtù e forza di lingua, ancora che elo- |
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quente. Per il che, senza altrimenti distendermi in questo discorso, |
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dirò solo che ne' sì fatti alberga spirito non dirò inumano e fero, |
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ma crudele in tutto e diabolico, tanto lontano da ogni virtù che non |
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solamente non sono più uomini ma né animali ancora né de- |
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gni di vivere. Con ciò sia che, quanto la emulazione e la concor[r]en- |
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za che virtuosamente operando cerca vincere e soverchiare i da più |
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di sé per acquistarsi gloria et onore è cosa lodevole e da essere te- |
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nuta in pregio come necessaria ed utile al mondo, tanto per l'oppo- |
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sito, e molto più, merita biasimo e vituperio la sceleratissima invidia |