Volume 3

Edizione Giuntina
    molto. Per il che egli deliberò di far fare un San Pietro della gran-
    dezza medesima, et insieme, alla entrata di Ponte Sant'Angelo dove
    erano dedicate a questi Apostoli due cappellette di marmo, levar quel-
    le che impedivano la vista al castello e mettervi queste due statue.
5   Si legge nell'opera d'Antonio Filareto che Paulo fu non pure sculto-
    re ma valente orefice, e che lavorò in parte i dodici Apostoli d'argento
    che inanzi al sacco di Roma si tenevano sopra l'altar della capella papa-
    le, nei quali lavorò ancora Niccolò della Guardia e Pietropaulo da To-
    di, che furono discepoli di Paulo e poi ragionevoli maestri nella scultu-
10   ra, come si vede nelle sepolture di papa Pio II e del Terzo, nelle quali
    sono i detti duoi Pontefici ritratti di naturale; e di mano dei medesi-
    mi si veggiono in medaglia tre imperadori et altri personaggi grandi.
    Et il detto Paulo fece una statua d'un uomo armato a cavallo, che
    oggi è per terra in San Piero vicino alla cappella di Santo Andrea. Fu
15   creato di Paulo Iancristoforo romano, che fu valente scultore; e sono
    alcune opere di sua mano in Santa Maria Trastevere et altrove.
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Edizione Torrentiniana
    di tali essercizii intendente e giudicioso, gli piacque molto. Per il che egli
    deliberò di far fare un San Pietro della grandezza medesima, et insieme,
    alla entrata di Ponte Santo Angelo dove erano dedicate a questi Apostoli
20   due cappellette di marmo, levar quelle che impedivano la vista al ca-
    stello e mettervi queste due statue. Il medesimo Paulo fece una
    statua di armato a cavallo, che oggi si vede in terra in San Pietro vicino
    alla cappella di Santo Andrea. Ottenuta che egli ebbe questa vittoria,
    fu tenuto poi sempre in pregio et in venerazione grandissima in vita et in
25   morte. Ma egli, che gli piaceva far poco e bene, separatosi da le faccende
    si ridusse ad una vita solitaria e quieta; nella quale, condottosi già a la
    età di LVII anni, in Roma sua patria si morì, et onoratamente fu sepel-
    lito, meritandone col tempo questo epigramma:
    ROMANUS FECIT DE MARMORE PAULUS AMOREM
30   ATQUE ARCUM ADIUNXIT CUM PHARETRA ET FACIBUS.
    ILLO PERDIDERAT VENUS AUREA TEMPORE NATUM
    QUEM SEDES QUAERENS LIQUERAT ILLA POLI.
    HOC OPUS UT ROMAM DIVERTERAT ASPICIT ATQUE
    GAUDET SE NATUM COMPERIISSE PUTANS.
35   SED PROPRIOR SENSIT CUM FRIGIDA MARMORA CLAMAT:
    AN NE HOMINUM POSSUNT FALLERE FACTA DEOS?
    Fu creato di Paulo Iancristoforo romano, che dopo lui riuscì valente
    scultore.
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