|
|
lodate; e parve che in quelle avanzasse Niccolò se stesso, non avendo |
|
|
mai fatto cosa migliore: insomma elleno sono tali, che possono stare |
|
|
appetto ad ogni altra opera simile. Onde n'acquistò tanto credito che |
|
|
meritò essere nel numero di coloro che furono in considerazione per |
5 |
|
fare le porti di bronzo di S. Giovanni, se bene, fatto il saggio, rimase |
|
|
adietro e furono allogate, come si dirà al suo luogo, ad altri. |
|
|
Dopo queste cose andatosene Niccolò a Milano, fu fatto capo nel- |
|
|
l'Opera del Duomo di quella città, e vi fece alcune cose di marmo che |
|
|
piacquero pur assai. Finalmente essendo dagl'Aretini richiamato alla |
10 |
|
patria perché facesse un tabernacolo pel Sagramento, nel tornarsene |
|
|
gli fu forza fermarsi in Bologna e fare, nel convento de' Frati Minori, |
|
|
la sepoltura di papa Alessandro Quinto, che in quella città aveva |
|
|
finito il corso degl'anni suoi. E comeché egli molto ricusasse quel- |
|
|
l'opera, non potette però non conscendere ai preghi di messer Lio- |
15 |
|
nardo Bruni aretino, che era stato molto favorito segretario di quel |
|
|
Pontefice. Fece dunque Niccolò il detto sepolcro, e vi ritrasse quel |
|
|
Papa di naturale: ben è vero che, per la incommodità de' marmi et |
|
|
altre pietre, fu fatto il sepolcro e gl'ornamenti di stucchi e di pietre |
|
|
cotte, e similmente la statua del Papa sopra la cassa, la quale è posta |
20 |
|
dietro al coro della detta chiesa. |
|
|
La quale opera finita, si ammalò Niccolò gravamente e poco appres- |
|
|
so si morì d'anni 67, e fu nella medesima chiesa sotterrato l'anno 1417. |
|
|
Et il suo ritratto fu fatto da Galasso ferrarese suo amicissimo, il quale |
|
|
dipigneva a que' tempi in Bologna a concorrenza di Iacopo e Simone |
25 |
|
pittori bolognesi e d'un Cristofano, non so se ferrarese, o, come altri |