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VITA DI VELLANO DA PADOVA. |
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SCULTORE. |
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Tanto grande è la forza del contraffare con amore e studio alcuna |
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cosa, che il più delle volte, essendo bene imitata la maniera d'una |
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di queste nostre arti da coloro che nell'opere di qualcuno si com- |
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piacciono, sì fattamente somiglia la cosa che imita quella che è imi- |
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tata che non si discerne, se non da chi ha più che buon occhio, al- |
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cuna differenza; e rade volte avviene che un discepolo amorevole |
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non apprenda almeno in gran parte la maniera del suo maestro. Vel- |
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lano da Padova s'ingegnò con tanto studio di contrafare la maniera |
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et il fare di Donato nella scultura, e massimamente ne' bronzi, che |
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rimase in Padova sua patria erede della virtù di Donatello fiorentino, |
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come ne dimostrano l'opere sue nel Santo; dalle quali, pensando quasi |
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ognuno che non ha di ciò cognizione intera ch'elle siano di Donato, |
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se non sono avvertiti restano tutto giorno ingannati. |
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Costui dunque, infiammato dalle molte lodi che sentiva dare a |
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Donato scultore fiorentino, che allora lavorava in Padova, e dal di- |
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siderio dell'utile che mediante l'eccellenza dell'opere viene in mano |
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de' buoni artefici, si acconciò con esso Donato per imparar la scul- |
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tura, e vi attese di maniera che con l'aiuto di tanto maestro conseguì |