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della pittura il che benissimo gli riuscì, come al suo luogo si dirà. |
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Lazzaro dunque, attendendo a studiare continuamente le cose del- |
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l'arte, si fece ogni giorno più eccellente, come ne dimostrano alcuni di- |
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segni di sua mano molto buoni che sono nel nostro libro. E perché |
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molto si compiaceva in certe cose naturali e piene d'affetti, nelle quali |
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esprimeva benissimo il piagnere, il ridere, il gridare, la paura, il tremi- |
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to e certe simili cose, per lo più le sue pitture son piene d'invenzioni |
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così fatte, come si può vedere in una cappellina dipinta a fresco di |
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sua mano in San Gimignano d'Arezzo, nella qual è un Crucifisso, |
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la Nostra Donna, San Giovanni e la Maddalena a' piè della croce, |
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che in varie attitudini piangono così vivamente che gl'acquistarono |
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credito e nome fra i suoi cittadini. Dipinse in sul drappo, per la |
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Compagnia di Santo Antonio della medesima città, un gonfalone che |
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si porta a processione, nel quale fece Gesù Cristo alla colonna nudo |
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e legato, con tanta vivacità che par che tremi e che tutto ristretto |
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nelle spalle sofferisca con incredibile umilità e pacienza le percosse |
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che due giudei gli dànno; de' quali uno, recatosi in piedi, gira con |
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ambe le mani, voltando le spalle verso Gesù Cristo, in atto crude- |
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lissimo; l'altro in profilo et in punta di piè s'alza, e strignendo con |
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le mani la sferza e digrignando i denti, mena con tanta rabbia che |
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più non si può dire. A questi due dipinse Lazaro li vestimenta strac- |
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ciate per meglio dimostrare l'ignudo, bastandogli in un certo modo |
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ricoprire le vergogne loro e le meno oneste parti. Questa opera, |
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essendo durata in sul drappo (di che certo mi maraviglio) tanti anni |
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et insino a oggi, fu per la sua bellezza e bontà fatta ritrarre dagl'uo- |
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mini di quella Compagnia dal Priore franzese, come al suo luogo |
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ragionaremo. Lavorò anco Lazaro a Perugia nella chiesa de' Servi, |
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in una capella a canto alla sagrestia, alcune storie della Nostra Donna |
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et un Crucifisso, e nella Pieve di Monte Pulciano una predella di fi- |
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gure piccole; in Castiglione Aretino una tavola a tempera in S. Francesco, |