Volume 3

Edizione Giuntina
   
VITA DI LAZARO VASARI ARETINO.
   
PITTORE.
    Grande è veramente il piacere di coloro che truovano qualcuno
    de' suoi maggiori e della propria famiglia esser stato in una qualche
5   professione o d'arme o di lettere o di pittura, o qualsivoglia altro no-
    bile esercizio, singolare e famoso. E quegl'uomini che nell'istorie
    trovano esser fatta onorata menzione d'alcuno de' suoi passati, han-
    no pure, se non altro, uno stimolo alla virtù et un freno che gli ratiene
    dal non fare cosa indegna di quella famiglia che ha avuto uomini il-
10   lustri e chiarissimi. Ma quanto sia il piacere, come dissi da principio,
    lo pruovo in me stesso, avendo trovato fra i miei passati Lazaro Va-
    sari essere stato pittore famoso ne' tempi suoi, non solamente nella
    sua patria, ma in tutta Toscana ancora; e ciò non certo senza cagio-
    ne, come potrei mostrar chiaramente, se, come ho fatto degl'altri, mi
15   fusse lecito parlare liberamente di lui. Ma perché, essendo io nato
    del sangue suo, si potrebbe agevolmente credere che io in lodandolo
    passassi i termini, lasciando da parte i meriti suoi e della famiglia
    dirò semplicemente quello che io non posso e non debbo in niun
    modo tacere, non volendo mancare al vero donde tutta pende
20   l'istoria.
    Fu dunque Lazzaro Vasari, pittor aretino, amicissimo di Piero della
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Edizione Torrentiniana
   
LAZARO VASARI ARETINO.
   
PITTORE.
    Quanto diletti eccessivamente qualunche de' nostri artefici il trovare
25   che nella arte da lui seguita sia già stato qualcuno de' suoi che n'abbia
    riportato e gloria et onore, chiaramente me lo dimostra la contentez-
    za che io sento in me di aver trovato tra ' miei passati Lazaro Vasari,
    pittor famoso ne' tempi suoi, e non solamente nella sua patria, ma in
    tutta Toscana ancora; e non certo senza cagione, come bene crederrei
30   mostrarlo, se io potesse liberamente, come ho fatto di tutti gli altri, così
    scrivere ancora di lui. Ma perché respetto a lo essere io nato del sangue
    suo si crederebbono forse alcuni che io lo lodasse più del dovere, lasciando
    a parte i meriti suoi e della famiglia, dirò semplice e nudamente quello
    che io non posso tacere in maniera alcuna, non volendo mancare al
35   vero donde tutta pende la storia.
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