Volume 3

Edizione Giuntina
   
VITA DI FRA' GIOVANNI DA FIESOLE.
   
DELL'ORDINE DE' FRATI PREDICATORI.
   
PITTORE
    Frate Giovanni Angelico da Fiesole, il quale fu al secolo chiamato
5   Guido, essendo non meno stato eccellente pittore e miniatore che
    ottimo religioso, merita per l'una e per l'altra cagione che di lui sia
    fatta onoratissima memoria. Costui, se bene arebbe potuto commodis-
    simamente stare al secolo, et oltre quello che aveva, guadagnarsi ciò
    che avesse voluto con quell'arti che ancor giovinetto benissimo fare
10   sapeva, volle nondimeno per sua sodisfazione e quiete, essendo di
    natura posato e buono, e per salvare l'anima sua principalmente,
    farsi relligioso dell'Ordine de' Frati Predicatori; perciò che,
    se bene in tutti gli stati si può servire a Dio, ad alcuni nondimeno
    pare di poter meglio salvarsi ne' monasterii che al secolo. La qual
15   cosa quanto ai buoni succede felicemente, tanto per lo contrario riesce,
    a chi si fa relligioso per altro fine, misera veramente et infelice.
    Sono di mano di fra' Giovanni, nel suo convento di S. Marco di
    Firenze, alcuni libri da coro miniati, tanto belli che non si può dir
    più; et a questi simili sono alcuni altri che lasciò in S. Domenico
20   da Fiesole, con incredibile diligenza lavorati; ben è vero che a far
    questi fu aiutato da un suo maggior fratello, che era similmente mi-
    niatore et assai esercitato nella pittura. Una delle prime opere che
    facesse questo buon padre di pittura fu nella Certosa di Fiorenza una
    tavola che fu posta nella maggior cappella del cardinale degl'Acciaiuo-
25   li, dentro la quale è una Nostra Donna col Figliuolo in braccio e con
    alcuni Angeli a' piedi che suonano e cantano, molto belli, e dagli lati
    sono S. Lorenzo, S. Maria Madalena, S. Zanobi e S. Benedetto; e
    nella predella sono di figure piccole storiette di que' Santi fatte con
    infinita diligenza. Nella crociera di detta capella sono due altre ta-
30   vole di mano del medesimo: in una è la incoronazione di Nostra
    Donna, e nell'altra una Madonna con due Santi fatta con az[z]urri
    oltramarini bellissimi. Dipinse dopo nel tramezzo di S. Maria No-
    vella in fresco, a canto alla porta dirimpetto al coro, S. Domenico,
    S. Caterina da Siena e S. Piero martire, et alcune storiette piccole
35   nella capella dell'Incoronazione di Nostra Donna nel detto tramezzo.
    In tela fece, nei portegli che chiudevano l'organo vecchio, una Nun-
    ziata che è oggi in convento dirimpetto alla porta del dormentorio
    da basso, fra l'un chiostro e l'altro. Fu questo padre per i meriti suoi
- pagina 269 -
pagina precedentepagina successiva