Volume 3

Edizione Giuntina
    dalla Pieve a Quarto, che per sodisfare un voto voleva far
    dipignere un S. Martino: ma non aveva altro assegnamento per pa-
    gare la pittura che un porco che valeva cinque lire. Trovando costui
    Lorentino, gli disse che voleva fare il S. Martino, ma che non aveva
5   altro assegnamento che il porco. Convenutisi dunque, Lorentino gli
    fece il Santo, et il contadino a lui menò il porco. E così il Santo provi-
    de il porco ai poveri figliuoli di questo pittore.
    Fu suo discepolo ancora Piero da Castel della Pieve, che fece un
    arco sopra Santo Agostino et alle Monache di S. Caterina d'Arezzo
10   un S. Urbano, oggi ito per terra per rifare la chiesa. Similmente fu
    suo creato Luca Signorelli da Cortona, il quale gli fece più che tutti
    gl'altri onore.
    Piero borghese, le cui pitture furono intorno agl'anni 1458, d'anni
    sessanta per un cattar[r]o accecò, e così visse insino all'anno 86 della
15   sua vita. Lasciò nel Borgo bonissime facultà et alcune case che egli
    stesso si aveva edificate, le quali per le parti furono arse e rovinate
- pagina 266 -

Edizione Torrentiniana
    dipignere la imagine di San Martino: ma non aveva altro che un porco,
    il quale valeva cinque lire. Trovò Lorentino e gli disse che aveva a far
    questa opra, e che altro assegnamento non aveva che 'l porco; per che
20   convenutisi, gli fece il lavoro et egli a casa il porco ne menò, dicendo a'
    figliuoli che San Martino lo aveva aiutato.
    Fu suo discepolo un Piero da Castel della Pieve, che fece al Borgo
    uno arco sopra Santo Agostino e dipinse in Arezzo nelle Monache di
    Santa Caterina un Santo Urbano papa, oggi ito per terra per rifar la
25   chiesa. Similmente fu suo creato Luca Signorelli da Cortona, il quale
    grandissimo onore più degli altri gli fece.
    Furono le pitture di maestro Pietro borghese l'anno MCCCCLVIII.
    Dicesi che per un male di cattarro, che gli venne di età d'anni LX, accecò
    e fino agli anni LXXXVI sempre orbo visse. Lasciò Pietro nel Borgo
30   bonissime facultà e case ch'egli aveva edificate, le quali per le parti
    furono arse e distrutte l'anno MDXXXVI. La morte sua dolse molto
    a' suoi cittadini, che onoratamente lo sepelirono nella Pieve, oggi
    Vescovado di quella città. E meritò titolo dagli artefici del miglior geo-
    metra che si trovasse ne' tempi suoi, per il che forse hanno le sue prospet-
35   tive più moderna maniera, e disegno e grazia migliori de l'altre. Costui
    fu investigatore di molti modi brevi, e redusse a facilità quasi tutte le
    difficultà delle cose geometriche, come apertamente si può vedere per
    i libri delle sue composizioni, conservati la maggior parte nella
- pagina 266 -
pagina precedentepagina successiva