Volume 3

Edizione Giuntina
    e poi dato ordine che gli fusse fatto un sepolcro di marmo.
    Rimase Polito nell'avviamento suo, il quale diede fine a' canali per
    l'acque di Poggio Reale. E Benedetto, attendendo poi alla scultura, pas-
    sò in eccellenza, come si dirà, Giuliano suo zio; e fu concorrente nella
5   giovanezza sua d'uno scultore che faceva di terra, chiamato Modanino
    da Modena, il quale lavorò al detto Alfonso una Pietà con infinite figu-
    re tonde di terracotta colorite, le quali con grandissima vivacità furono
    condotte, e dal re fatte porre nella chiesa di Monte Oliveto di Napoli,
    monasterio in quel luogo onoratissimo; nella quale opera è ritratto il det-
10   to re inginocchioni,il quale pare veramente più che vivo; onde Modani-
    no fu da lui con grandissimi premii rimunerato. Ma morto che fu, come
    si è detto, il re, Polito e Benedetto se ne ritornarono a Fiorenza, dove
    non molto tempo dopo se n'andò Polito dietro a Giuliano per sempre.
    Furono le sculture e pitture di costoro circa gl'anni di nostra sa-
15   lute 1447.
    Fine della Vita di Giuliano da Maiano.
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Edizione Torrentiniana
    l'accompagnarono alla sepoltura; e di più ordinò che gli fosse fatto un
    sepolcro di marmo molto onorato.
    Rimase Polito nello avviamento suo, e seguitando diede fine ai canali
20   per condur l'acque di Poggio Reale in Napoli; et a Benedetto, fratello di
    Giuliano, fece imparare l'arte della scultura. Onde dilettandosene, egli
    passò in eccellenza di gran lunga Giuliano suo zio; e fu concorrente nella
    giovanezza sua d'uno scultore che faceva di terra, chiamato Modanino
    da Modona, il quale dal re Alfonso era tenuto in grandissima venera-
25   zione, avendo egli lavorato una Pietà con infinite figure tonde di terra-
    cotta colorite, le quali con grandissima vivacità si veggono condotte da
    lui, e dal detto re fatte porre nella chiesa di Monte Oliveto di Na-
    poli, monistero in quel luogo onoratissimo. Fra queste statue volse ri-
    trarre il re che inginocchioni adora tal misterio, il quale si dimostra
30   più che vivo; onde Modanino fu da lui con grandissimi premî rimunerato.
    Avvenne allora la morte di quel re; per che Polito e Benedetto se ne ri-
    tornarono a Fiorenza, dove brieve tempo si godé Polito la patria sua,
    che venuto al fine degli affanni se ne andò a Giuliano per sempre.
    Furono le sculture e pitture di costoro circa il MCCCCXLVII. Et a
35   Giuliano fu fatto col tempo questo epitaffio:
    CHE NE CONSOLA, AHIMè, POI CHE CI LASSA
    DI Sé PRIVI IL MAIAN, QUELLO ARCHITETTO
    IL CUI BELLO OPERAR E IL CUI CONCETTO
    VITRUVIO AGGIUGNE E DI GRAN LUNGA IL PASSA?
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