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verso il chiostro, la quale serve per coro ai frati, con finestre che pi- |
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gliano il lume dal cortile e lo dànno non solo alla detta capella, ma |
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ancora, ribattendo dirimpetto in due finestre simili, alla stanza de |
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l'organetto, che è a canto alla capella di marmo. Nella faccia del qual |
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coro è un armario grande, nel quale si serbano l'argenterie della |
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Nunziata; et in tutti questi ornamenti e per tutto è l'arme e l'im- |
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presa de' Medici. Fuor della capella della Nunziata, e dirimpetto a |
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quella, fece il medesimo un luminario grande di bronzo alto braccia |
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cinque, et all'entrar di chiesa la pila dell'acqua benedetta di marmo, |
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e nel mezzo un San Giovanni, che è cosa bellissima. Fece anco sopra |
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il banco, dove i frati vendono le candele, una mezza Nostra Donna di |
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marmo di mezzo rilievo col Figliuolo in braccio e grande quanto il |
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naturale, molto divota; e un'altra simile nell'Opera di Santa Maria |
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del Fiore, dove stanno gl'Operai. |
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Lavorò anco Pagno a San Miniato al Todesco alcune figure in |
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compagnia di Donato suo maestro, essendo giovane; et in Luc[c]a |
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nella chiesa di S. Martino fece una sepoltura di marmo dirimpetto |
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alla capella del Sagramento per messer Piero Nocera che v'è ritratto |
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di naturale. Scrive nel vigesimoquinto libro della sua opera il Fila- |
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reto che Francesco Sforza, duca quarto di Milano, donò al magni- |
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fico Cosimo de' Medici un bellissimo palazzo in Milano, e che egli |
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per mostrare a quel Duca quanto gli fusse grato sì fatto dono non |
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solo l'adornò riccamente di marmi e di legnami intagliati, ma lo fece |
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maggiore, con ordine di Michelozzo, che non era, braccia ottanta- |
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sette e mezzo, dove prima era braccia 84 solamente. Et oltre ciò vi |
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fece dipignere molte cose, e particolarmente in una loggia le storie |
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della vita di Traiano imp[eratore], nelle quali fece fare in alcuni or- |
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namenti il ritratto d'esso Francesco Sforza, la signora Bianca sua |
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consorte e duchessa, et i figliuoli loro parimente, con molti altri si- |
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gnori e grandi uomini, e similmente il ritratto d'otto imperatori, a' |
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quali ritratti aggiunse Michelozzo quello di Cosimo, fatto di sua |
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mano. E per tutte le stanze accomodò in diversi modi l'arme di Co- |
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simo e la sua impresa del falcone e diamante. E le dette pitture fu- |
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rono tutte di mano di Vincenzio di Zoppa, pittore in quel tempo et |
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in quel paese di non piccola stima. |