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de' conti Capo di Lista lavorò una ossatura d'un cavallo di legname |
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che senza collo ancora oggi si vede -, nella quale le commettiture sono |
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con tanto ordine fabbricate, che chi considera il modo di tale opera |
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giudica il capriccio del suo cervello e la grandezza dello animo di |
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quello. In un monastero di monache fece un S. Sebastiano di legno a' |
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preghi d'un capellano loro, amico e domestico suo, che era fioren- |
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tino; il quale gliene portò uno che elle avevano vecchio e goffo, pre- |
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gandolo che e' lo dovesse fare come quello. Per la qual cosa sforzan- |
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dosi Donato di imitarlo per contentare il capellano e le monache, non |
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poté far sì che, ancora che quello che goffo era imitato avesse, non |
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facesse nel suo la bontà e l'artificio usato. In compagnia di questo |
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molte altre figure di terra e di stucco fece; e di un cantone d'un pezzo |
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di marmo vecchio che le dette monache in un loro orto avevano, ri- |
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cavò una molto bella Nostra Donna. E similmente per tutta quella |
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città sono opre di lui infinitissime. Onde essendo per miracolo quivi |
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tenuto e da ogni intelligente lodato, si deliberò di voler tornare a |
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Fiorenza, dicendo che se più stato vi fosse, tutto quello che sapeva |
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dimenticato s'averebbe, essendovi tanto lodato da ognuno, e che vo- |
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lentieri nella sua patria tornava per esser poi colà di continuo biasi- |
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mato: il quale biasmo gli dava cagione di studio, e consequentemente |