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Venuto l'anno 1420, furono finalmente ragunati in Fiorenza tutti |
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questi maestri oltramontani, e così quelli della Toscana e tutti gli inge- |
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gnosi artefici di disegno fiorentini: e così Filippo tornò da Roma. Ra- |
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gunaronsi dunque tutti nella Opera di Santa Maria del Fiore, presenti |
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i Consoli e gli Operai insieme con una scelta di cittadini i più ingegnosi, |
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acciò che, udito sopra questo caso l'animo di ciascuno, si risolvesse il |
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modo di voltare questa tribuna; chiamati dunque nella Udienza, udi- |
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rono a uno a uno l'animo di tutti e l'ordine che ciascuno architetto so- |
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pra di ciò aveva pensato. E fu cosa bella il sentir le strane e diverse ope- |
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nioni in tale materia: perciò che chi diceva di far pilastri murati dal |
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piano della terra per volgervi su gli archi, e tenere le travate per reg- |
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gere il peso; altri che egli era bene voltarla di spugne, acciò fusse più |
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leggeri il peso; e molti si accordavano a fare un pilastro in mezzo e |
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condurla a padiglione come quella di S. Giovanni di Fiorenza. E non |
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mancò chi dicesse che sarebbe stato bene empierla di terra e |
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mescolare quattrini fra essa, acciò che, vòlta, dessino licenzia che chi |
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voleva di quel terreno potessi andare per esso, e così in un sùbito il |
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popolo lo portasse via senza spesa. Solo Filippo disse che si poteva |
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voltarla senza tanti legni e senza pilastri o terra, con assai minore |
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spesa di tanti archi e facilissimamente senza armadura. Parve a' Consoli |