Volume 3

Edizione Giuntina
    i piedi aveva alcune mitrie da vescovi e capèlli da cardinali, per di-
    mostrare che, facendosi beffe del mondo, aveva cotali dignità dispre-
    giate; e sotto a queste pitture era ritratta la città d'Arezzo nel modo
    che ella in que' tempi si trovava. Fece similmente Parri fuor del
5   Duomo, per la Compagnia della Nunziata, in una capelletta overo
    maestà, in fresco la Nostra Donna che, annunziata dall'Angelo,
    per lo spavento tutta si torce; e nel cielo della volta, che è a cro-
    ciere, fece in ogni angolo due Angeli, che volando in aria e facendo
    musica con varii strumenti pare che s'accordino e che quasi si
10   senta dolcissima armonia; e nelle faccie sono quattro Santi, cioè due
    per lato. Ma quello in che mostrò di avere, variando, espresso il suo
    concetto, si vede ne' due pilastri che reggono l'arco dinanzi, dove è
    l'entrata; perciò che in uno è una Carità bellissima che affettuosa-
    mente allatta un figliuolo, a un altro fa festa et il terzo tien per la
15   mano; nell'altro è una Fede con un nuovo modo dipinta, avendo in
    una mano il calice e la croce, e nell'altra una tazza d'acqua, la quale
    versa sopra il capo d'un putto, faccendolo cristiano. Le quali tutte
    figure sono le migliori senza dubbio che mai facesse Parri in tutta la
    sua vita, e sono eziandio appresso i moderni maravigliose.
20   Dipinse il medesimo dentro la città, nella chiesa di S. Agostino dentro
    al coro de' frati, molte figure in fresco, che si conoscono alla maniera
    de' panni et all'essere lunghe, svelte e torte, come si è detto di sopra.
    Nella chiesa di San Giustino dipinse in fresco nel tramezzo un S. Mar-
    tino a cavallo che si taglia un lembo della vesta per darlo a un povero,
25   e due altri Santi. Nel Vescovado ancora, cioè nella facciata d'un mu-
    ro, dipinse una Nunziata che oggi è mezzo guasta per essere stata
- pagina 117 -

Edizione Torrentiniana
    spavento dello Angelo tutta si torce quasi a fuggire, e nel cielo della volta
    una musica d'Angeli che suonano e cantano con tanta efficacia che e'
    pare quasi sentire la voce. Inoltre vi è una Carità che affettuosissimamen-
30   te struggendosi verso tre figliolini, uno ne allatta, a l'altro fa festa et il
    terzo piglia per mano; et in una Fede che e' vi dipinse, oltra l'or-
    dinario della croce e del calice, ha indotto nuova attitudine, faccendole
    battezzare di sua mano un putto dentro ad una conca col versargli in
    capo la tazza della acqua.
35   Dipinse in Santo Agostino nel coro de' frati alcune figure; et in San
    Giustino un San Martino nel tramezzo della chiesa; nel Vescovado di
    Arezzo, sotto la finestra di San Giovanni che bateza Cristo, dipinse
    una Nunziata, oggi mezza guasta; e nella Pieve dipinse una cappella
- pagina 117 -
pagina precedentepagina successiva