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di Nostra Donna et un grandissimo numero di figure pic- |
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cole et un coro d' Angeli e di Santi molto diligentemente lavorati. |
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E perché in questa opera è scritto a lettere d'oro il nome suo et il |
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millesimo, gl'artefici che considereranno in che tempo Giotto, senza |
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alcun lume della buona maniera, diede principio al buon modo di |
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disegnare e di colorire, saranno forzati averlo in somma venerazione. |
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Nella medesima chiesa di S. Croce sono ancora, sopra il sepolcro di |
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marmo di Carlo Marzupini aretino, un Crucifisso, una Nostra Don- |
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na, un San Giovanni e la Madalena a' piè della croce; e dall'altra banda |
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della chiesa, apunto dirimpetto a questa, sopra la sepoltura di Lio- |
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nardo Aretino è una Nunziata, verso l'altar maggiore, la qual è stata |
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da pittori moderni, con poco giudizio di chi ciò ha fatto fare, ricolo- |
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rita. Nel refettorio è in un Albero di Croce istorie di S. Lodovico, |
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e un Cenacolo di mano del medesimo, e negli armarii della sagrestia |
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storie di figure piccole della vita di Cristo e di S. Francesco. Lavorò |
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anco nella chiesa del Carmine, alla cappella di San Giovanni |
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Battista, tutta la vita di quel Santo divisa in più quadri; e nel Palazzo |
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della Parte Guelfa di Firenze è di sua mano una storia della Fede |
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Cristiana in fresco dipinta perfettamente, et in essa è il ritratto di |
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papa Clemente Quarto, il quale creò quel magistrato, donandogli |
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l'arme sua, la qual egli ha tenuto sempre e tiene ancora. |