Volume 2

Edizione Giuntina
    e le Dominazioni; nel quale luogo poi Andrea, fatto più dotto, fece,
    come si dirà di sotto, il Cristo che è sopra la banda della capella mag-
    giore.
    Ma avendo fatto menzione di San Giovanni, non passerò con si-
5   lenzio che quel tempio antico è tutto, di fuori e di dentro, lavorato
    di marmi d'opera corinta, e che egli è non pure in tutte le sue parti
    misurato e condotto perfettamente e con tutte le sue proporzioni, ma
    benissimo ornato di porte e di finestre, et accompagnato da due co-
    lonne di granito per faccia, di braccia undici l'una, per fare i tre va-
10   ni sopra i quali sono gl'architravi che posano in su le dette colonne
    per reggere tutta la machina della volta doppia; la quale è dagl'ar-
    chitetti moderni come cosa singolare lodata, e meritamente, perciò
    che ell'ha mostrato il buono che già aveva in sé quell'arte a Filippo
    di ser Brunelesco, a Donatello et agl'altri maestri di que' tempi, i
15   quali impararono l'arte col mezzo di quell'opera e della chiesa di
    S. Apostolo di Firenze: opera di tanto buona maniera che tira alla
    vera bontà antica, avendo, come si è detto di sopra, tutte le colonne di
    pezzi, misurate e commesse con tanta diligenza che si può molto im-
    parare a considerarle in tutte le sue parti.
20   Ma per tacere molte cose che della buona architettura di questa
    chiesa si potrebbono dire, dirò solamente che molto si diviò da que-
    sto segno e da questo buon modo di fare quando si rifece di marmo
    la facciata della chiesa di S. Miniato sul Monte fuor di Firenze
    per la conversione del beato S. Giovanni Gualberto cittadino di Fi-
25   renze e fondator della congregazione de' Monaci di Vallombrosa -,
    perché quella e molte altre opere che furono fatte poi non furono
    punto in bontà a quelle dette somiglianti. Il che medesimamente av-
    venne nelle cose della scultura, perché tutte quelle che fecero in Italia
    i maestri di quell'età, come s'è detto nel proemio delle Vite, furono
30   molto goffe, come si può vedere in molti luoghi e particolarmente in
    Pistoia in S. Bartolemeo de' Canonici Regolari, dove, in un pergamo
    fatto goffissimamente da Guido da Como, è il principio della vita di
    Gesù Cristo con queste parole, fattevi dall'artefice medesimo l'anno
    1199:
35   SCULTOR LAUDATUR QUI DOCTUS IN ARTE PROBATUR
    GUIDO DE COMO ME CUNCTIS CARMINE PROMO.
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Edizione Torrentiniana
    di sopra, dove sono le Potestà, i Troni e le :Dominazioni; dove Andrea,
    più dotto diventato, fece in ultimo il Cristo sopra la banda della cappella
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