Volume 2

Edizione Giuntina
    volontà mia e con le opere di questi tali, ella abbondi di quelli aiuti
    et ornamenti de' quali, siami lecito liberamente dire il vero, ha man-
    cato sino a quest'ora.
    Ma tempo è di venire oggimai a la Vita di Giovanni Cimabue, il
5   quale, sì come dètte principio al nuovo modo di disegnare e di di-
    pignere, così è giusto e conveniente che e' lo dia ancora alle Vite,
    nelle quali mi sforzerò di osservare il più che si possa l'ordine delle
    maniere loro più che del tempo. E nel discrivere le forme e le fattezze
    degl'artefici sarò breve, perché i ritratti loro, i quali sono da me sta-
10   ti messi insieme con non minore spesa e fatica che diligenza, meglio
    dimostreranno quali essi artefici fussero quanto all'effigie che il rac-
    contarlo non farebbe giamai; e se d'alcuno mancasse il ritratto, ciò
    non è per colpa mia, ma per non si essere in alcuno luogo trovato.
    E se i detti ritratti non paressero a qualcuno per avventura simili
15   affatto ad altri che si trovassono, voglio che si consideri che il ritratto
    fatto d'uno quando era di diciotto o venti anni, non sarà mai simile al
    ritratto che sarà stato fatto quindici o venti anni poi; a questo si ag-
    giugne che i ritratti dissegnati non somigliano mai tanto bene quanto
    fanno i coloriti, senzaché gl'intagliatori, che non hanno disegno, tol-
20   gono sempre alle figure, per non potere né sapere fare appunto quelle
    minuzie che le fanno esser buone e somigliare quella perfezzione che ra-
    de volte o non mai hanno i ritratti intagliati in legno. Insomma, quan-
    ta sia stata in ciò la fatica, spesa e diligenza mia, coloro il sapranno che,
    leggendo, vedranno onde io gli abbia quanto ho potuto il meglio rica-
25   vati, etc.
    Fine del proemio delle Vite.
- pagina 32 -

Edizione Torrentiniana
    le opere di questi tali, ella abbondi di quelli aiuti et ornamenti de' quali,
    siami lecito liberamente dire il vero, ha mancato sino a quest'ora.
    Ma tempo è di venire oggimai a la Vita di Giovanni Cimabue, il
30   quale, sì come dètte principio al nuovo modo del dipignere, così è giusto
    e conveniente che e' lo dia ancora alle Vite; nelle quali mi sforzerò di
    osservare il più che si possa l'ordine delle maniere loro più che del tempo,
    senza descrivere però altrimenti le forme e fattezze degli artefici: giu-
    dicando tempo perduto il circunscrivere con le parole quello che mani-
35   festamente si può vedere negli stessi ritratti loro, citati et assegnati da
    me, dovunque e' si truovano.
- pagina 32 -
pagina precedentepagina successiva