Volume 2

Edizione Giuntina
    Sino a qui mi è parso discorrere dal principio della scultura e della
    pittura, e per avventura più largamente che in questo luogo
    non bisognava; il che ho io però fatto non tanto traportato dal-
    l'affezzione della arte, quanto mosso dal benefizio et utile comune
5   degli artefici nostri; i quali, avendo veduto in che modo ella da piccol
    principio si conducesse a la somma altezza e come da grado sì no-
    bile precipitasse in ruina estrema e, per conseguente, la natura di que-
    sta arte, simile a quella dell'altre che, come i corpi umani, hanno il
    nascere, il crescere, lo invecchiare et il morire, potranno ora più fa-
10   cilmente conoscere il progresso della sua rinascita e di quella stessa
    perfezzione dove ella è risalita ne' tempi nostri. Et a cagione ancora
    che se mai (il che non acconsenta Dio) accadesse per alcun tempo, per
    la trascuraggine degli uomini o per la malignità de' secoli o pure per or-
    dine de' cieli, i quali non pare che voglino le cose di quaggiù mantener-
15   si molto in uno essere, ella incorresse di nuovo nel medesimo disordine
    di rovina, possino queste fatiche mie qualunche elle si siano, se elle pe-
    rò saranno degne di più benigna fortuna, per le cose discorse innanzi e
    per quelle che hanno da dirsi mantenerla in vita o almeno dare animo
    ai più elevati ingegni di provederle migliori aiuti: tanto che, con la buona
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Edizione Torrentiniana
20   Sino a qui mi è parso discorrere dal principio della scultura e della
    pittura, e per adventura più largamente che in questo luogo non biso-
    gnava; il che ho io però fatto non tanto traportato dalla affezzione
    della arte, quanto mosso dal benefizio et utile comune degli artefici miei;
    i quali, avendo veduto in che modo ella da piccol principio si conducesse
25   a la somma altezza e come da grado sì nobile precipitasse in ruina
    estrema e, per conseguente, la natura di questa arte, simile a quella
    dell'altre che, come i corpi umani, hanno il nascere, il crescere, lo in-
    vecchiare et il morire, potranno ora più facilmente conoscere il
    progresso della sua rinascita e di quella stessa perfezzione dove ella è
30   risalita ne' tempi nostri. Et a cagione ancora che se mai (il che non
    acconsenta Idio) accadesse per alcun tempo, per la trascuraggine degli
    uomini o per la malignità de' secoli o pure per ordine de' cieli, i quali
    non pare che voglino le cose di quaggiù mantenersi molto in uno essere,
    ella incorresse di nuovo nel medesimo disordine di rovina, possino queste
35   fatiche mie qualunche elle si siano, se elle però saranno degne di più
    benigna fortuna, per le cose discorse innanzi e per quelle che hanno da
    dirsi mantenerla in vita o almeno dare animo ai più elevati ingegni
    di provederle migliori aiuti: tanto che, con la buona volontà mia e con
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